Italianieuropei 1/2022
Italianieuropei 1/2022

In questo numero

L’esperienza italiana nella lotta al Covid. La più grave emergenza sanitaria degli ultimi decenni ha colpito duramente e tra i primi il nostro paese, che pur a fronte di una minaccia sconosciuta e imprevedibile ha saputo reagire rapidamente e con efficacia grazie anche ad alcuni punti di forza di cui ha riscoperto il grande valore, a cominciare dalle eccellenze della ricerca e del Sistema sanitario nazionale.

La Cina e il mondo. Sia che si guardi ai successi in ambito commerciale e tecnologico o alla proiezione che Pechino esercita attraverso la sua influenza culturale, sia che si decida di soffermarsi sui rapporti che il paese intrattiene con i paesi vicini dell’Estremo Oriente sia con l’Europa e con l’Africa, sempre più chiaramente emerge la rinnovata centralità della Cina nelle dinamiche economico-politiche globali.

il Sommario

gli Articoli

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

L’eredità di un tempo senza precedenti

of Roberto Speranza

Stiamo vivendo un tempo senza precedenti. La più grave emergenza sanitaria della nostra storia, con il suo carico di sofferenze e lutti, ha sconvolto le nostre esistenze e aperto le porte a una stagione di profondi cambiamenti non solo nell’ambito sanitario.
Tutto è in movimento. Sembravano “intoccabili” e invece sono rimessi in discussione: le regole comunitarie di gestione del debito pubblico, i tetti di spesa italiani, la quantità di risorse da destinare agli investimenti. Barcollano vecchie “certezze” nazionaliste e parole come solidarietà e cooperazione internazionale tornano di stringente attualità. Si è infine riaperta una concreta opportunità di rendere più forte l’Unione europea.

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

Il contributo della ricerca italiana nella lotta al Covid

of Giuseppe Ippolito

La rapida e onnipresente diffusione dell’infezione da parte di un virus sconosciuto e le sue devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche hanno posto la comunità scientifica di fronte a innumerevoli sfide da affrontare e vincere in tempi estremamente rapidi, obbligandola ad accelerare la ricerca e modificando molte delle sue connotazioni “tradizionali”. La pandemia Covid-19 ha infatti determinato un’accelerazione senza precedenti dell’innovazione scientifica, e grazie anche a un mutato approccio politico e finanziario, sono stati raggiunti straordinari traguardi in termini di comprensione della patogenesi della malattia, di sviluppo di metodi diagnostici e di terapie.

 

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

Due anni di pandemia tra sfide vinte ed errori da non ripetere

of Guido Rasi

Dopo due anni di pandemia ci eravamo illusi di avere individuato le strategie e consolidato le metodologie di gestione della salute pubblica e le conseguenti ricadute sociali ed economiche. È stata sufficiente la comparsa di una nuova variante del virus (la Omicron), paradossalmente meno direttamente patogena e non completamente elusiva dell’immunità acquisita dalla vaccinazione, per rimettere tutto in discussione in poche settimane.
In generale la gestione di una epidemia, causata da un nuovo virus trasmesso per aerosol da individuo a individuo, si basa inizialmente sul tentativo di fermare o rallentare la circolazione del virus mediante l’isolamento delle persone infette e il tracciamento dei contatti, per passare poi a bloccare la circolazione delle persone quando la rapidità della diffusione e la molteplicità degli infettati vanifica l’efficacia del tracciamento/isolamento.

 

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

Il bene prezioso della sanità pubblica

of Gad Lerner

Sarà sempre troppo tardi quando agli studenti italiani verrà raccomandato di inscrivere il nome poco conosciuto di Agostino Bertani nel Pantheon dei padri della nazione. Milanese di famiglia benestante, laureatosi in Medicina al Collegio Borromeo di Pavia, nel 1848 Bertani diresse l’ospedale militare Sant’Ambrogio durante l’insurrezione delle Cinque Giornate. Mazziniano e amico di Carlo Cattaneo, lo ritroveremo l’anno dopo tra i combattenti della Repubblica romana. Nel 1854 si prodigò a Genova nelle cure durante un’epidemia di colera. E da lì partì sei anni dopo con Garibaldi nella spedizione dei Mille. Ma nel frattempo, insieme ad altri medici come Ercole Ferrario, studiava e denunciava il rapporto causale fra malattia e povertà nelle campagne che andavano visitando, mossi da spirito di solidarietà e di denuncia sociale.

 

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

Il ruolo strategico della comunicazione della scienza

of Antonella Viola

Esistono appuntamenti con la storia che non si possono mancare. Per la scienza, la pandemia da Covid-19 è uno di questi.
Viviamo in un paese che ha sempre mostrato scarso interesse verso la ricerca scientifica e i suoi metodi. Gli scarsissimi finanziamenti in ricerca e innovazione si riflettono in un basso numero di ricercatori in rapporto alla forza lavoro e in un preoccupante invecchiamento del settore. Ma il problema è ben più ampio e nasce da una storica distanza della cultura italiana dalla scienza. Siamo uno dei paesi europei con il più basso tasso di laureati e dottorati in materie scientifiche. Non solo: nonostante una tendenza verso un costante miglioramento, la nostra popolazione mostra un tasso di analfabetismo scientifico ancora molto elevato. Uno studio del 2016, effettuato dall’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società di Observa, fotografava un paese in cui circa il 40% degli italiani non sa che gli antibiotici sono efficaci solo contro i batteri e che il Sole non è un pianeta ma una stella.

 

Agenda. L’esperienza italiana nella lotta al Covid

La risposta italiana alla pandemia: un esempio di condivisione e coesione sociale

of Alimuddin Zumla

«L’Italia ha fatto meglio degli Stati Uniti nel vaccinare le persone, per questo voglio congratularmi con gli italiani». Così Anthony Fauci lo scorso 13 gennaio durante la lectio magistralis all’Università Sapienza di Roma per il conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in malattie infettive. Il successo della campagna di vaccinazione di massa, iniziata il 27 dicembre del 2020 e tuttora in corso, è nei numeri: alla data del 16 gennaio, secondo i dati diffusi dal governo, il 90% degli italiani è coperto da almeno una dose, e i due terzi della popolazione eleggibile hanno già effettuato il richiamo.
Ma la vaccinazione è solo l’ultimo capitolo di una storia che inizia molto prima, con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale del 30 gennaio, lo stesso giorno in cui il laboratorio di virologia dello Spallanzani diretto dalla professoressa Capobianchi aveva isolato il SARS-Cov-2 nei campioni biologici di due turisti cinesi provenienti da Wuhan e ricoverati nell’ospedale romano con febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie.

 

Focus. La Cina e il mondo

Tra la Cina e gli Stati Uniti c’è l’Europa?

of Giorgio Prodi e Romano Prodi

La lunga rincorsa della Cina nei confronti degli Stati Uniti è ormai una sfida aperta. Secondo le statistiche del Fondo monetario internazionale, il reddito pro capite cinese non è nemmeno paragonabile a quello americano e il totale del PIL cinese non ha ancora raggiunto quello degli Stati Uniti. Se invece ragioniamo in termini di parità di potere d’acquisto, il gigante asiatico è ormai vicino a un quarto del totale mondiale (24,2%) mentre gli Stati Uniti si fermano al 15,9%.
Ancora più significativi sono i dati del commercio estero. In questo campo il deficit americano ha toccato col tempo le cifre inquietanti che hanno spinto il presidente Trump a imporre la politica del riequilibrio commerciale come priorità assoluta. Obiettivo non facile da raggiungere almeno per due motivi: il primo è che il deficit commerciale degli Stati Uniti è lievitato per effetto di decisioni macroeconomiche interne, cioè per il forte squilibrio tra le entrate e le uscite del bilancio pubblico.

 

Focus. La Cina e il mondo

L’Asia oltre la grande muraglia

of Romeo Orlandi

La politica estera di Pechino viaggia insieme a quella interna, soprattutto si muove in sincronia. Entrambe ovviamente marciano su binari paralleli, ma ora alla stessa velocità. L’andamento delle relazioni internazionali non è più soltanto strumentale perché ha acquisito forza e direzione. Il tragitto è unico, le traversine distanziate con criterio, ma lo chemin de fer offre vantaggi reciproci: per la prima volta dalla nascita della Repubblica Popolare, i due versanti della politica procedono congiuntamente. Si tratta di una novità sostanziale, dagli effetti dirompenti e imprevedibili, strategicamente comprensibile, pericolosamente impegnativa.
La Cina ha preso iniziative concrete che la proiettano fuori dai propri confini, o almeno da quelli che si pensava fossero immutabili. Lo ha fatto per una serie di motivi complessi, la cui reductio ad unum è semplice nella sua linearità: il paese intende riscuotere i dividendi politici dei suoi successi economici.

 

Focus. La Cina e il mondo

Il soft power secondo Pechino

of Barbara Alighiero

Ci sono ben tre diverse traduzioni in cinese del termine soft power, importato agli inizi degli anni Novanta dagli Stati Uniti, quando il politologo americano Joseph Nye venne ripetutamente invitato in Cina a spiegare il senso di quel concetto che affascinava i dirigenti di un paese alle prese con uno dei momenti peggiori per la sua immagine mondiale. La repressione delle manifestazioni di Tiananmen nel 1989 aveva distrutto nel giro di poche ore il credito che la Cina di Deng Xiaoping si era conquistato. Condannata dall’opinione pubblica internazionale che nelle prime dirette televisive mondiali aveva potuto seguire incredula l’intervento dell’esercito contro una popolazione inerme, la Cina era isolata. Deng, fragile nella vecchiaia ma determinato a non rimanere inerte davanti allo sfaldarsi della sua opera, tre anni dopo fu in grado di rilanciare l’economia, di far accettare ai più scettici conservatori del Partito comunista cinese la necessità di ritornare attraenti per gli investimenti esteri, di far ripartire la macchina dello sviluppo.

 

Focus. La Cina e il mondo

Cina-Usa: tecnologie emergenti, supply chains e nuovo ordine mondiale

of Giuseppe Rao

La competizione asimmetrica. Cina-Stati Uniti Joe Biden giudica l’entrata della Cina nel WTO – è stato ricordato sul “New York Times” – «uno dei maggiori disastri geopolitici ed economici della storia». Nel 2001 prima Bill Clinton e poi George W. Bush si erano mostrati favorevoli, con il retropensiero che l’apertura al commercio internazionale avrebbe determinato l’implosione del sistema politico cinese. Pechino viene ammessa, mantenendo asimmetrie su costo del lavoro, obblighi per le imprese straniere di joint venture con aziende locali e di trasferimenti tecnologici, divieti di svolgere attività in settori ritenuti strategici dalla Cina. L’Occidente, pago del vantaggio costituito dalle produzioni a basso costo e dal facile accesso al mercato indigeno, sottovaluta la leadership cinese che, a partire da Deng Xiaoping, si è progressivamente posta l’obiettivo di conseguire l’autonomia tecnologica e di diventare la maggiore potenza industriale del pianeta.

 

Focus. La Cina e il mondo

Verso obiettivi comuni: l’evoluzione delle relazioni Cina-Africa nel XXI secolo

of Elisa Gambino

Nel gennaio 2022, il ministro degli Affari esteri cinese Wang Yi ha intrapreso la consueta visita in Africa per inaugurare il nuovo anno diplomatico, una tradizione che risale al 1991, quando la Cina riformulò la sua strategia verso il continente. Il tour del ministro Wang Yi, con destinazioni Kenya, Eritrea e Isole Comore, si è focalizzato sul Corno d’Africa e la costa orientale del continente. Questa scelta è riconducibile a due principali obiettivi, cioè sottolineare l’importanza di questa regione per lo sviluppo della Belt and Road Initative (BRI) – la cui tratta marittima passa per il Kenya e il Golfo di Aden – e confermare la centralità dell’Africa per la politica estera cinese.
Dalla fine del XX secolo i rapporti Cina-Africa sono stati segnati da varie evoluzioni. Da un lato vi è l’aumento della richiesta di fondi per lo sviluppo in Africa.

 

I fatti. L'Italia a puntate

Tra realtà nazionale e respiro internazionale. dialogo su “I comunisti italiani e gli altri”

of Redazione

Con la partecipazione di Simona Colarizi, Piero Craveri, Massimo D’Alema, Emma Fattorini, Agostino Giovagnoli, Silvio Pons, Marco Revelli.
È questa la seconda iniziativa editoriale che Italianieuropei dedica al centenario del PCI. Con la prima abbiamo inteso, attraverso un dialogo tra alcuni dei protagonisti del gruppo dirigente di quel partito, mettere a confronto l’esperienza di diverse generazioni di comunisti. Il confronto di oggi coinvolgerà invece alcuni tra i più autorevoli storici contemporaneisti del nostro paese, che, pur con diversi approcci culturali, non sono nuovi a una riflessione sul comunismo italiano e sul suo ruolo nella storia nazionale. Il punto di partenza di questo nostro dialogo sarà il libro di Silvio Pons “I comunisti italiani e gli altri”; un testo a mio giudizio importante, che propone un approccio innovativo collocando in modo più organico la vicenda del comunismo italiano nel quadro dello sviluppo della storia europea e mondiale.

 

I fatti. Mondo

Corsa allo spazio e geopolitica mondiale: gli sviluppi recenti

of Alberto Amariti

Dopo la fine della guerra fredda, con l’avvento della cooperazione multilaterale, la competizione spaziale ha vissuto una lunga fase di distensione tra superpotenze. Nell’ultimo decennio, tuttavia, la crescente rilevanza strategica del settore spaziale e l’emergere di nuovi attori internazionali, istituzionali e privati, hanno innescato una rinnovata corsa per la conquista dello spazio: una sfida per il controllo e la difesa, per il primato tecnologico, politico ed economico che pone nuovi problemi alla comunità internazionale. Il terreno di competizione spaziale è ancora oggi solo parzialmente disciplinato da strumenti giuridici internazionali. Il moltiplicarsi delle attività umane nello spazio sottolinea la necessità di un nuovo quadro normativo che regoli l’accesso alle risorse e l’utilizzo delle orbite in modo sicuro e sostenibile. A complicare ulteriormente il quadro si inserisce la crescente tensione nella competizione geopolitica mondiale, che ha fatto dello spazio un nuovo dominio strategico militare, mettendo seriamente a rischio lo sviluppo pacifico delle attività umane.

 

I fatti. Mondo

Elezioni in Cile: il coraggio di un presidente

of Simona Bottoni
Un leader studentesco, in soli dieci anni, si è trasformato in un presidente eletto. È nata una nuova generazione, legata al movimento degli studenti, che si apre al femminismo e opina sul neoliberalismo. Boric ha sconfitto Kast guidando una coalizione di gruppi progressisti appena coniata, in alleanza col Partito Comunista. Ha vinto tra le donne sotto i 30 anni dove ha superato l’avversario di quasi 40 punti. E non sarà un caso, considerato che, durante la sua campagna elettorale, uno degli slogan era “L’educazione sessuale per decidere, i contraccettivi per non abortire, l’aborto legale per non morire” e una delle promesse la creazione di 500.000 nuovi posti di lavoro femminili per recuperare i livelli occupazionali ante pandemia. Oltre all’obiettivo di istituire un sistema nazionale di assistenza universale basato anche sulla gestione dei dati (persone a carico, badanti, reti di assistenza, professionisti), utile soprattutto alle donne che, in Cile, dedicano il doppio del tempo degli uomini al lavoro domestico e di cura non retribuito (5,89 ore/die, rispetto a 2,74).
Le recensioni di Italianieuropei

Un patrimonio di politica estera, tra Italia e America Latina

of Alfredo Somoza

Il sottotitolo del volume firmato da Donato Di Santo, “Storia di una idea di politica estera”, fornisce subito la chiave di lettura dell’intera vicenda raccontata con dovizia di particolari da uno dei suoi protagonisti. L’idea di politica estera si riferisce alle relazioni tra l’Italia e il variegato mondo latinoamericano: ha una genesi negli anni Sessanta, con la nascita dell’IILA, l’Istituto Italo-Latino Americano voluto da Amintore Fanfani, e la sua istituzionalizzazione negli anni Duemila con l’avvio della Conferenza nazionale sull’America Latina. Senza dimenticare alcuni passaggi fondamentali avvenuti mentre Di Santo era sottosegretario di Stato agli Affari esteri con delega per l’America Latina, nel secondo governo presieduto da Romano Prodi.
Il volume, con gli autorevoli contributi di Piero Fassino, Marina Sereni e con un messaggio del presidente Sergio Mattarella, ha dunque il pregio di essere stato scritto da uno degli artefici più importanti di questa storia, Donato Di Santo: dirigente del PCI a Lecco e poi a lungo funzionario a Roma nel Dipartimento Esteri, con l’incarico di curare i rapporti con i partiti dell’America Latina.

 

Le recensioni di Italianieuropei

La Quinta Mafia. Criminalità organizzata nell’Agro Pontino

of Graziella Di Mambro

Benvenuti in Provincia di Latina, la terra di mezzo che è ancora un po’ Roma ed è già un po’ Napoli, il luogo dove tutto può succedere e tanto è già successo, per quanto non tutti lo sappiano. “La Quinta Mafia. La conquista della Provincia di Latina” di Marco Omizzolo, uscito a fine 2021 per RadiciFuture in edizione aggiornata rispetto al racconto, già molto approfondito, del 2016, è il contributo di conoscenza che mancava alla descrizione di un territorio che emerge in ordine sparso dentro servizi sul turismo e la gastronomia, perlopiù. Ciò che non è uscito in cronaca, oppure è stato narrato in fretta, Omizzolo lo mette, invece, in fila e in ordine e offre un ritratto fedele della condizione economica e sociale, oltre che politica, della Provincia di Latina, un’immagine alternativa alla cartolina estiva delle dune di Sabaudia, del Circeo, delle spiagge di Gaeta e Ponza. Dietro quel paradiso c’è un inferno e Marco Omizzolo ci è entrato per restituirlo anche ai più distratti, agli indifferenti e ai prevenuti.

 

Dizionario Civile

Salute

of Eugenio Mazzarella

Il vocabolario Treccani ci informa che “salute” – dal latino salus -ūtis “salvezza, incolumità, integrità, salute”, affine a salvus “salvo” – significa letteralmente salvezza, soprattutto come stato di benessere, di tranquillità, d’integrità, individuale o collettiva. Se etimo (ἔτυμον, “vero, reale”), al modo dei filosofi e grammatici greci e latini, lo assumiamo come il significato “vero”, “reale” di una parola, è tutto questo plesso semantico, che è poi un plesso di realtà, che con la pandemia è andato in crisi.
Un plesso semantico come plesso di realtà basico, costitutivo dell’umano qua talis che non a caso la Costituzione italiana mette al centro dei “diritti e doveri” dei cittadini al titolo dei rapporti etico-sociali: cioè un diritto alla salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” che impegna alla sua tutela, gratuitamente agli “indigenti”, la Repubblica certamente, ma anche i titolari di quel diritto come dovere verso sé stessi almeno nella misura del non pregiudizio all’interesse collettivo, che è il caso tipico dell’evento pandemico.