La risposta italiana alla pandemia: un esempio di condivisione e coesione sociale

Written by Alimuddin Zumla Thursday, 24 February 2022 17:23 Print
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«L’Italia ha fatto meglio degli Stati Uniti nel vaccinare le persone, per questo voglio congratularmi con gli italiani». Così Anthony Fauci lo scorso 13 gennaio durante la lectio magistralis all’Università Sapienza di Roma per il conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in malattie infettive. Il successo della campagna di vaccinazione di massa, iniziata il 27 dicembre del 2020 e tuttora in corso, è nei numeri: alla data del 16 gennaio, secondo i dati diffusi dal governo, il 90% degli italiani è coperto da almeno una dose, e i due terzi della popolazione eleggibile hanno già effettuato il richiamo.
Ma la vaccinazione è solo l’ultimo capitolo di una storia che inizia molto prima, con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale del 30 gennaio, lo stesso giorno in cui il laboratorio di virologia dello Spallanzani diretto dalla professoressa Capobianchi aveva isolato il SARS-Cov-2 nei campioni biologici di due turisti cinesi provenienti da Wuhan e ricoverati nell’ospedale romano con febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie.

 

 

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