Paolo Bonaretti

Paolo Bonaretti

è direttore generale di ASTER e direttore scientifico di Manifutura

Per una politica industriale ecologica

Nell’ambito di una nuova politica industriale per il paese, necessaria per riprendere un percorso di crescita robusta, la traiettoria “ambiente e sostenibilità” è forse il driver più potente per l’innovazione e lo sviluppo. In quest’ottica, efficientamento energetico, bonifica dei siti inquinati, riconversione delle aree produttive, rigenerazione urbana su vasta scala e bioeconomia sono gli ambiti d’intervento potenzialmente più produttivi. Affinché siano realizzabili occorrono però un intervento regolatorio semplice e coordinato e una domanda pubblica coerente, nonché la disponibilità di una nuova classe di strumenti finanziari pensati per investimenti remunerativi sul lungo periodo. Solo così la politica industriale ecologica può farsi volano di una crescita che coinvolga territori, imprese e finanza.

Lo stato imprenditoriale e il rilancio della grande impresa

La crisi italiana è ormai profondamente strutturale e si accompagna all’avvitamento recessivo dell’industria nazionale. Per interrompere questa spirale negativa e avviarsi nuovamente lungo un sentiero di crescita è necessaria una politica industriale che rilanci il ruolo della grande impresa e sia in grado di promuovere ricerca, innovazione e competenze. In questo percorso un ruolo fondamentale spetta allo Stato, a cui non compete solo definire il campo e le regole del gioco, ma anche dotarsi di una visione di lungo periodo e di strategie e strumenti di sostegno dei driver dello sviluppo più innovativo e competitivo.

Per un dialogo costruttivo tra impresa e lavoro

Il ruolo fondamentale che ricopre il dialogo tra lavoro e impresa al fine di garantire un migliore e più equilibrato sviluppo del sistema economico è comprovato dal fatto che le realtà, sia nazionali che aziendali, in cui questo dialogo si dimostra più efficace sono proprio quelle che conseguono i risultati migliori in termini di benessere e competitività. Per dare efficacia alle politiche per la crescita è quindi necessario realizzare un contesto favorevole al dialogo, prima di tutto restituendo dignità e valore al lavoro e alle organizzazioni che lo rappresentano.

Per il rinascimento dell’Industria

La crisi che la manifattura sta attraversando rischia di mettere in discussione l’identità ed il ruolo che il nostro Paese ha nell’economia mondiale, lasciando di fronte a noi una prospettiva di vuoto. La crisi dell’industria sta mettendo gravemente in discussione la competitività del lavoro e delle imprese italiane, dell’insieme della nostra economia, dei livelli occupazionali, di consumo e di reddito delle famiglie, del sistema di welfare  ed in generale della coesione sociale del Paese.

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