Franco Cassano

Franco Cassano

Franco Cassano (Ancona 1943 - Bari 2021). Professore ordinario di Sociologia all’Università di Bari dal 1980, è stato, con la sua opera più nota, “Il pensiero meridiano” (1996), e i successivi “Mal di Levante” (1997) e “Paeninsula” (1998), il fondatore di quello che fu poi definito “nuovo meridionalismo”: un modo diverso e inedito di guardare al Sud che, muovendo da una critica della modernità fondata sulla decostruzione del culto del progresso, della velocità e del primato del mercato, ne rivendicava le specificità e il positivo apporto alla costruzione di un progetto nazionale ed europeo che facesse dell’attenzione al Mediterraneo un suo punto di forza. Tra le opere successive si segnalano “Modernizzare stanca. Perdere tempo, guadagnare tempo” (2001), “Tre modi di vedere il Sud” (2009), “L’umiltà del male” (2011) e “Senza il vento della storia. La sinistra nell’era del cambiamento” (2014). Nel 2013 è stato eletto alla Camera dei deputati nelle fila del Partito democratico.

Sud

In ricordo di Franco Cassano riproponiamo la sua voce del Dizionario civile per il numero 5/2011 di “Italianieuropei”.
Ogni tanto si è tentati di smettere di parlare del Sud italiano perché sembra impossibile invertire la tendenza: da un lato le classi dirigenti meridionali si confermano incapaci di fare un salto in avanti, dall’altro quelle nazionali, anche quando si ritengono lontane dai richiami del leghismo, hanno perso l’attitudine a fare un’analisi del Sud capace di varcare la soglia del moralismo e dell’emergenza criminale. Questa pigrizia intellettuale ben si salda alla convinzione, moltiplicata da tutti i grandi media nazionali, che il Mezzogiorno italiano sia solo una molteplicità di gradazioni di uno stesso colore, quello di “Gomorra”. Questa immagine apocalittica ha tra l’altro il torto di mettere in ombra le esperienze che vanno in direzione inversa, e che potrebbero ricordare che il Sud del nostro paese non è riducibile a una replica allargata di ciò che avviene a Napoli e dintorni. Ma il modo in cui si forma l’immagine del Sud dipende molto dai grandi media, giornali e televisioni, nessuno dei quali notoriamente ha la sua sede principale nel Mezzogiorno.

Questione mediterranea e questione europea

Le rivoluzioni che hanno interessato il Nord Africa negli ultimi mesi testimoniano un deciso abbandono di quella visione integralista dei rapporti tra Occidente e mondo arabo che sembrava essersi tanto radicata dopo l’11 settembre. Tuttavia, le spinte democratiche difficilmente potranno prescindere da una collaborazione concreta con l’Europa e dal sostegno che solo questa può offrire allo sviluppo dell’area mediterranea.

Sud

Ogni tanto si è tentati di smettere di parlare del Sud italiano perché sembra impossibile invertire la tendenza: da un lato le classi dirigenti meridionali si confermano incapaci di fare un salto in avanti, dall’altro quelle nazionali, anche quando si ritengono lontane dai richiami del leghismo, hanno perso l’attitudine a fare un’analisi del Sud capace di varcare la soglia del moralismo e dell’emergenza criminale.