Italianieuropei 4/2023
Italianieuropei 4/2023

In questo numero

Migrazioni, da emergenza a opportunità | La retorica prevalente nel dibattito pubblico in materia di migrazioni utilizza ormai da anni parole atte a descriverlo come un fenomeno dai tratti emergenziali. La realtà, invece, ci dice non solo che si tratta di un fenomeno che da sempre accompagna lo sviluppo della società umana, che i grandi flussi migratori mondiali si compiono su rotte e a latitudini diverse da quelle mediterranee, che dove i percorsi di integrazione funzionano l'incontro tra culture si tramuta in reciproco arricchimento, ma soprattutto che l'apporto degli immigrati è essenziale per garantire un futuro di benessere a una società demograficamente in declino ed economicamente stagnante come quella italiana.

L'eredità della presidenza di Giorgio Napolitano | La vicenda politica e istituzionale di Giorgio Napolitano si è intrecciata a doppio filo con quella dell'Italia repubblicana e con la costruzione della democrazia nel nostro paese, rappresentando per la sua generazione e per quelle più giovani un eccezionale esempio di impegno, rigore e coerenza. La sua esperienza alla presidenza della Repubblica ha costituito un punto di svolta nel modo di intendere il ruolo e interpretarne le funzioni con il quale tutto il mondo politico italiano è stato ed è chiamato a confrontarsi.

il Sommario

gli Articoli

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

L’Europa di fronte alle migrazioni internazionali

di Hassan Bousetta

Assistiamo da alcuni anni a un’accelerazione dei movimenti migratori verso l’Europa, soprattutto dai paesi del Sud e dell’Est del Mediterraneo, dall’Asia e dall’Africa, a causa delle crisi sociali, politichee umanitarie che scuotono queste regioni del mondo. L’arrivo
in Europa di migliaia di persone in cerca di protezione o di migliori prospettive economiche per sé e per le loro famiglie chiama in causa i cittadini, crea un dibattito centrale nelle nostre società e divide le opinioni pubbliche europee.
Numerose domande vengono sollevate riguardo a un fenomeno drammatizzato dai media di massa, che spinge a formulare una serie di domande: qual è l’entità reale dei movimenti migratori attuali?

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Legislazione e dibattito su asilo e migrazione lavorativa in Germania

di Hannah Newbery

La Germania è nota per la sua reazione iniziale alla cosiddetta “crisi dei rifugiati” del 2015-16. Mentre l’arrivo di un gran numero di rifugiati siriani in Europa evidenziava che il Sistema comune europeo di asilo (CEAS) non stava funzionando, la Germania ha scelto di accoglierne molti. Inizialmente c’è stata una grande apertura all’accoglienza, ma presto è diventato evidente l’onere di questa accoglienza sugli Stati federali e sulle amministrazioni pubbliche. A livello europeo, gli Stati membri sono stati toccati in misura variabile dal fenomeno, e un irrigidimento dei toni in materia di migrazione è diventato evidente in tutta l’UE con il crescente successo elettorale dei partiti populisti di destra.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

L’inadeguatezza del governo Meloni in tema di migranti

di Laura Boldrini

La politica del governo Meloni sul tema dell’immigrazione si è rivelata del tutto fallimentare sia se pensiamo alle ciniche promesse fatte in campagna elettorale, sia dal punto di vista della gestione del fenomeno. A questo tema il governo ha dedicato ben quattro decreti e una dichiarazione di stato di emergenza.
Di tutti questi provvedimenti, il quarto decreto è, con ogni probabilità, il peggiore di tutti. È il peggiore perché si accanisce contro le e i minori non accompagnati, cioè i soggetti più fragili. Parlano di “falsi minori” per sottrarre ad adolescenti le tutele previste dalle convenzioni internazionali, dalle direttive UE, ma anche dalle nostre leggi.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

L’apporto dell’immigrazione all’economia italiana

di Chiara Tronchin

Stiamo attraversando un periodo di grande cambiamento sociale ed economico. Nuovi conflitti, transizione ecologica, pandemia,
problematiche demografiche: tutti eventi che richiedono una profonda riflessione su come evolverà il futuro. Per riuscire a sostenere questi cambiamenti saranno necessarie nuove competenze e nuovi talenti e, per questo, la Commissione europea ha proclamato il 2023 “Anno europeo delle competenze”. Da queste considerazioni si sviluppa la XIII edizione del “Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione”, curato dalla Fondazione Leone Moressa ed edito da Il Mulino.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Il contributo dell’immigrazione nel contrasto all’inverno demografico italiano

di Laura Zanfrini

Dopo decenni di imperdonabile disattenzione, la questione demografica si è finalmente affermata nell’agenda pubblica e di governo. Le ragioni e le dimensioni dell’“inverno demografico” che attanaglia l’Italia sono note: da un lato la straordinaria longevità degli italiani, che li ha portati a raggiungere una aspettativa di vita pari a 83 anni; dall’altro un tasso di natalità attestato, dalla fine degli anni Settanta, al di sotto del livello di sostituzione (definito poco sopra i 2 figli per donna). Per quanto salutari e assolutamente indispensabili, gli interventi a sostegno della genitorialità – introdotti a livello istituzionale ma anche, sempre più spesso, attraverso
iniziative di welfare aziendale – arrivano troppo tardi per correggere un trend praticamente irreversibile, almeno nel breve-medio periodo.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

In mare si è tutti uguali

di Pietro Bartolo

Il ricordo del naufragio di Lampedusa, nel suo decennale, tiene assieme passato e presente e lo sguardo che mi appartiene: quello di cittadino e medico di Lampedusa impegnato per trent’anni nelle visite dei migranti e oggi europarlamentare nel Gruppo Socialisti e Democratici. Guardare alla migrazione da Lampedusa significa assumere una prospettiva che parte dal mare e dalle sue leggi universali. Sono figlio di pescatore e una delle prime cose che mio padre mi ha insegnato da bambino è stato il rispetto per il mare e per chi in mare rischia la vita. A Lampedusa la legge del mare, quel testo non scritto che distingue gli uomini in naviganti e naufraghi, la conoscono tutti. È una legge naturale che annulla ogni differenza per tutelare il bene primario: la vita delle persone.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Immigrazione e integrazione fra Unione europea e Italia

di Filippo Scuto

Uno degli aspetti decisivi legati alla gestione dei flussi migratori è indubbiamente rappresentato dalle politiche di integrazione dei cittadini stranieri che Unione europea e Stati membri sono e saranno in grado di adottare. La questione va necessariamente letta, oggi, anche nell’ottica della società multiculturale e del multiculturalismo, espressione che, in estrema sintesi, sta a indicare la presenza di diverse culture in uno stesso contesto sociale. Al di là delle valutazioni riguardo alle cosiddette politiche multiculturali e delle possibili accezioni negative del concetto di multiculturalismo, la presenza di diverse e molteplici culture all’interno degli Stati europei va, al giorno d’oggi, registrata come un fenomeno empirico, un dato di fatto.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Multiculturalismo e integrazione: quale modello per l’Italia?

di Giovanni Cavaggion
Quella dell’integrazione è una delle sfide epocali che le società europee si sono trovate a dover fronteggiare nell’era della globalizzazione e dei grandi fenomeni migratori. Le nuove minoranze che scelgono di costruire la propria vita in Europa spesso si definiscono secondo una scala di valori, principi e diritti divergente rispetto a quella a cui aderisce la maggioranza “ospitante”, portando così a quello che è stato descritto da alcuni come un “incontro” e da altri come uno “scontro” tra culture.
Per il costituzionalista, il problema dell’integrazione è riducibile, in ultima analisi, a una questione di bilanciamento tra due diversi
beni giuridici.
Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Il diritto dei migranti alla salute: un diritto umano, una esigenza sociale

di Laura Guercio e Giuseppina Lecce

L’intersezione tra il diritto dei migranti alla salute e le correlate sfide giuridiche e sociali è uno degli aspetti più cruciali che impegnano le realtà nazionali e sovranazionali nel contesto migratorio. Si tratta di una tematica che, nella sua dimensione giuridico-sanitaria, appare più legata a questioni di diseguaglianza e equità che alla identificazione di malattie specifiche. Ciò è dipeso, in primo luogo, dal fatto che le persone coinvolte nei fenomeni migratori non formano una categoria uniforme, sia dal punto di vista sanitario che da quello sociologico o antropologico. A questo si deve aggiungere che molti migranti affrontano ostacoli nell’accesso alle cure mediche a causa di barriere legali, linguistiche, economiche e culturali.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Riscoprire una stagione di buon governo dell’immigrazione

di Livia Turco

Il tempo, grande scultore! Rileggere e tornare a riflettere su processi e fatti vissuti, nel fluire del tempo, consente di cogliere in modo più veritiero il senso e la portata di quei processi. Tanto più quando essi sono stati tumultuosi, coinvolgenti nei pensieri e nei sentimenti e anche duri da vivere e da governare. E si avverte anche il dovere che tali riflessioni diventino parte di una storia collettiva, tanto più rispetto ad un tema complesso come l’immigrazione che da tanti anni ormai viene narrato nella sfera pubblica come “emergenza immigrazione”, “confini nazionali ed europei” “fortezza Europa” ed è alimentato dal sentimento della paura verso l’altro.

Agenda. Migrazioni, da emergenza a opportunità

Come valorizzare la formazione dei migranti per rispondere al fabbisogno del paese

di Ugo Melchionda

La legislazione italiana in materia di ingresso e soggiorno dei lavoratori migranti, che aveva trovato il suo primo nucleo nel 1986, quando la legge 943/1986 ha recepito la convenzione OIL 143 del 1975 relativa al divieto di discriminazione dei lavoratori, ha trovato la sua prima espressione organica nel 1998 con il Testo unico sull’immigrazione (legge 286/1998) che ha stabilito i principi generali e le forme specifiche di autorizzazione all’ingresso e al soggiorno dei lavoratori stranieri e dei loro familiari. Questo Testo unico, con il suo regolamento di attuazione (legge 339/1999), è ancora oggi, nonostante le numerose modifiche apportate nel corso degli anni, il testo fondamentale che regola l’ingresso e il soggiorno dei migranti in Italia.

Focus. L’eredità della presidenza di Giorgio Napolitano

Un omaggio a Giorgio Napolitano

di Enrique Baron Crespo

«Compagno e amico di anni lontani e vicini». Con questa dedica Giorgio Napolitano mi regalò la sua splendida autobiografia politica
“Dal PCI al socialismo europeo” edita da Laterza nel 2005. Una perfetta sintesi della nostra amicizia personale e della nostra progressiva convergenza politica, nella quale la sua presenza, fra senatoriale e cardinalizia, apportava sempre proposte costruttive.
In primis, condividemmo la lotta per la democrazia e la libertà nel mio paese; in seguito i nostri sforzi si concentrarono sulla costruzione di un’Europa democratica e unita. Debbo confessare, e non è solo un sentimento personale, che lavorando con lui, come spesso mi accade con gli italiani, io non mi sentivo straniero.

Focus. L’eredità della presidenza di Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano, una lunga storia politica e istituzionale

di Anna Finocchiaro

È una lunga storia politica e istituzionale quella di Giorgio Napolitano, che comincia a Napoli nel 1945. La città è stata liberata dai
nazisti dall’insurrezione popolare del settembre del 1943, che ha favorito così l’ingresso delle truppe alleate, pagando però un prezzo assai alto di lutti anche tra i civili. È sfigurata dai bombardamenti e conosce miseria infame, centinaia di migliaia sono i senzatetto, 200.000 secondo il sindaco Gennaro Firmariello. Devastata è la sua dignità: La Capria la definisce «una Saigon mediterranea», Eduardo De Filippo racconterà di questa devastazione in “Napoli milionaria”, che va in scena al San Carlo per la prima volta proprio nel marzo del 1945.

Focus. L’eredità della presidenza di Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica, cos’è e cosa alcuni vorrebbero che fosse

di Giuliano Amato

Ho sempre considerato la figura del presidente della Repubblica l’invenzione più difficile, eppure forse la più riuscita, dei nostri padri
costituenti. Era la più difficile perché in essa non potevano non essere conservati alcuni tratti del precedente capo dello Stato – tratti
tipici comunque del ruolo – che era necessario tuttavia sconnettere da quello che era il profilo proprio del re: un capo dello Stato rappresentativo della nazione, ma non solo rappresentativo e anzi partecipe tanto del potere esecutivo, quanto di quello legislativo.

Focus. L’eredità della presidenza di Giorgio Napolitano

I dirigenti del PCI dopo la fine del comunismo italiano, tra riflessione storica e impegno politico-istituzionale

di Gregorio Sorgonà

La morte di Silvio Berlusconi prima e quella di Giorgio Napolitano poi, tra il giugno e il settembre del 2023, hanno offerto uno specchio delle modalità attraverso cui si forma oggi la memoria pubblica italiana. I due eventi hanno evidenziato l’apporto di testimoni o interpreti immedesimati nel presente, dai giornalisti ai protagonisti della politica, prescindendo dal contributo degli storici, se non proprio ponendosi in contrapposizione col metodo storico e il meditato distacco dagli eventi che lo dovrebbe caratterizzare.

I fatti. Mondo

Spagna: fare di necessità virtù

di Luis Arroyo Martínez

La necessità sono stati i sette voti che servivano ai socialisti di Junts, il partito che nel 2017 sfidò lo Stato con un referendum illegale per l’indipendenza della Catalogna. Grazie a quei voti, che sono stati possibili solo dopo un patto fra socialisti e indipendentisti al fine di garantire un’ampia amnistia per le circa duecento persone incriminate – compreso il leader di Junts ed eurodeputato Carles Puigdemont – Pedro Sanchez è stato investito della carica di presidente del governo, per la terza volta. Lo è stato con l’appoggio di tutti i gruppi parlamentari, fatta eccezione del Partido Popular (con il fratellino Union del Pueblo Navarro) e dell’ultradestra di Vox.

I fatti. Mondo

Tsipras vs. Tsipras

di Manolis Spinthourakis

La sinistra greca è in crisi. Le elezioni europee del 2024 vedranno probabilmente la presenza di almeno sei partiti di sinistra, la metà dei quali tenterà di superare il 3%, la soglia minima per eleggere un eurodeputato, mentre probabilmente nessuno supererà il 15%, ovvero non avrà più di tre eurodeputati. Sicuramente il primo partito sarà, secondo tutti i sondaggi d’opinione esistenti, il partito della destra tradizionale greca, la Nuova Democrazia del primo ministro Kyriakos Mitsotakis, tutt’ora attorno al 35% dei voti dei greci. Secondo partito sarà probabilmente lo storico partito socialista greco, il PASOK, che alle ultime elezioni parlamentari si è piazzato terzo con il 12%, dietro SYRIZA che ha ottenuto il 17% dei voti.

Le recensioni di Italianieuropei

Il primato della politica per portare l’Europa fuori dal tunnel

di Arturo Scotto

Il libro di Nathalie Tocci “Fuori dal tunnel: come l’Europa può superare la grande crisi” è a tutti gli effetti un monito alla politica a
riprendere la guida dopo anni di latitanza rispetto ai grandi processi di trasformazione che l’hanno resa marginale e incapace di fare fronte alla stagnazione economica e sociale che ha investito il Vecchio continente. La lettura severa e puntuale del direttore dello IAI della grande transizione nella quale il mondo è immerso parte dall’acquisizione di un punto inequivocabile: non si salva l’Unione europea dalla tenaglia della guerra e dei cambiamenti climatici senza un ritorno al primato della politica.

Dizionario Civile

Straniero

di p. Giovanni La Manna

Gli “stranieri”, argomento ormai da tempo oggetto di discussioni e confronti: qualcuno ne parla per convenienza, altri senza nemmeno essere stati in relazione con loro o averne conosciuto uno. Fortunatamente però, c’è anche chi, con devozione, studia questo fenomeno da anni, attraverso una attenta analisi dei flussi e delle statistiche, una attività che, personalmente, ritengo essere ammirevole e degna di stima e rispetto.
Durante il corso della mia vita sono approdato al Centro Astalli di Roma, il servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, JRS, dove, da sacerdote gesuita, per undici anni, ho avuto il privilegio di servire nell’accoglienza di uomini, donne e bambini, arrivati in Italia da tanti paesi diversi.