Displaying items by tag: firenze

Il welfare come strumento di appartenenza a una comunità

Si è ormai da tempo consolidata l’idea che l’erogazione di prestazioni sociali, sanitarie e previdenziali, in quanto determinanti della percezione di appartenenza a uno specifico luogo, abbia una forte caratterizzazione comunitaria. I Comuni vengono in tal modo chiamati in causa in quanto promotori e garanti di un’idea inclusiva di cittadinanza sociale, attraverso la fornitura di un ventaglio ampio e articolato di prestazioni e servizi sociali e sanitari. In questa prospettiva, il Comune di Firenze non solo si è orientato con forza verso la localizzazione e la vicinanza dei servizi sociali al territorio di pertinenza, ma ha anche favorito l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari, al fine di avviare percorsi integrati di presa in carico del cittadino e della molteplicità dei suoi bisogni.

Appunti sull'area metropolitana fiorentina

L’istituto della Città metropolitana rimane ad oggi la grande incompiuta tra le riforme istituzionali. La questione investe in modo particolare Firenze e la sua area metropolitana, che, nonostante gli studi e le proposte susseguitesi dalla metà del Novecento, non ha ancora raggiunto un assetto soddisfacente.

Firenze e la Toscana: un modello innovativo di relazioni industriali

Firenze e la Toscana sono il terreno di sperimentazione di un modello di relazioni industriali incentrato sulla partnership strategica, molto differente dal modello partecipativo prevalso in passato. Lo spartiacque tra i due modelli è stata la crisi, che si è innestata, accentuandola, sulla dinamica involutiva già in corso e che ha indotto strategie e comportamenti originali sia da parte delle imprese che dei sindacati. Tale modello innovativo si è caratterizzato per il passaggio da un sistema fondato sulle partecipazioni statali a uno – favorito anche dall’arrivo delle multinazionali – incentrato sulla convergenza tra elaborazioni strategiche autonome e la ricerca di obiettivi condivisi. Per essere portato avanti con successo, però, esso richiede mutamenti radicali della cultura aziendale e sindacale e un contesto di interrelazioni con la sfera politico-istituzionale rinnovato.

 

La scienza non è solo un mito

La cultura scientifica è, sin dai tempi di Galileo, uno dei maggiori vanti della città di Firenze. Qui Enrico Fermi scoprì le leggi sul comportamento degli elettroni e sempre qui, nei primi anni Novanta, è stato fondato il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (LENS), che ha proiettato la città nel mondo scientifico internazionale. Purtroppo, però, le idee da sole non bastano; occorre che anche il Comune o, meglio, la Città metropolitana si attivi per garantire i servizi essenziali necessari per lo sviluppo e il successo di aree di forte impatto scientifico, come quella sorta a Sesto Fiorentino, in cui ha sede il LENS, che rappresentano per la città un’enorme risorsa.

Funzioni e risorse di Firenze per competere nello spazio europeo

Parlare di Firenze oggi vuol dire riferirsi non più soltanto alla patria indiscussa del Rinascimento italiano, ma anche a una città in forte evoluzione, che gode di un’economia diversificata e di una posizione geografica strategica, collocata com’è al centro delle maggiori direttrici di sviluppo. Una città che rappresenta ancora il motore economico della Regione e che vanta una notevole capacità esportativa verso i mercati nazionali ed esteri, nonché un inesauribile potenziale turistico. Tuttavia, questo sistema rischia di diventare obsoleto se non si apre allo sviluppo di funzioni high-value, cogliendo ad esempio le opportunità offerte dal recupero e dalla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; la presenza di queste funzioni appare oggi indispensabile per competere nello spazio europeo.

Pubblico e privato nella gestione delle istituzioni culturali: l'esempio di Palazzo Strozzi

La scarsità di risorse pubbliche disponibili rischia di compromettere l’azione di salvaguardia e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale del nostro paese. Seguendo l’esempio delle maggiori istituzioni culturali europee, la Fondazione Palazzo Strozzi ha avviato sette anni fa un esperimento di partnership tra pubblico e privato volto a superare questa difficoltà attraverso la combinazione delle competenze di un settore con i mezzi dell’altro. Governo societario, solidità finanziaria e qualità dei processi decisionali ed esecutivi hanno garantito il successo dell’operazione.

Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

A Firenze, nei suoi edifici pubblici e di culto, nei suoi musei e nelle sue biblioteche, è conservato un patrimonio culturale unico al mondo. Se il patrimonio culturale è un bene da conservare, da trasmettere alle generazioni future, quindi da tutelare e al tempo stesso da incentivare, la sua valorizzazione non sarà allora un di più, perché valorizzare implica anzitutto riconoscere il valore intrinseco di ciò che è ritenuto degno di essere conservato e trasmesso. Cosa significa, allora, valorizzazione del patrimonio
culturale in quel laboratorio ideale che è la città di Firenze?

Per non morire di mito

Gran parte della retorica cittadina di Firenze, ossia il modo in cui essa rappresenta se stessa e viene rappresentata e narrata dai ceti dirigenti e dall’opinione colta della città, rimanda a un’immagine – quella di culla del Rinascimento, luogo dei musei e del pittoresco – non più in grado di trasmettere messaggi culturali forti e di mobilitare energie. La città appare come paralizzata dal successo della sua immagine tradizionale, timorosa di fare i conti con il suo essere luogo vivo e complesso e di intaccare così in qualche modo il miracolo che ne fa una meta di un largo consumo culturale.

Costruire il futuro, persino a Firenze

In un contesto nazionale in cui le città non sono riuscite a giocare un ruolo fondamentale e a diventare paradigma di una trasformazione possibile, l’amministrazione di Firenze vuole rappresentare un modello, un esempio di costante attenzione ai problemi dei cittadini, primo tra tutti quello dello sfilacciamento dei rapporti umani e dello smarrimento del senso di appartenenza a una comunità. Tutte le misure attuate in questi anni dall’amministrazione hanno avuto come ambizione quella di restituire al nucleo urbano e ai suoi spazi pubblici la funzione di luogo privilegiato di sviluppo della socialità tra i suoi abitanti. Da quest’insieme di azioni passa il processo di costruzione del futuro, anche in una realtà dal luminoso passato quale è Firenze.


Acquista la rivista

Abbonati alla rivista