E' bene partire dalla constatazione empirica che non esistono politiche di immigrazione capaci di risolvere le tensioni e i problemi che il fenomeno inevitabilmente comporta. Ci sono però provvedimenti e comportamenti pubblici destinati ad aggravare le inevitabili difficoltà ed altri che, al contrario, possono attenuarle. Parto dalla pessimistica osservazione iniziale per cercare di capire poi quali errori sono stati fatti e si continuano a fare e quali si potrebbero evitare. A sua volta l’osservazione pessimistica si può scomporre nella rilevazione di due, almeno parziali, fallimenti obbligati che dovremmo almeno contenere: il mancato controllo delle frontiere e la mancata integrazione. Primo parziale fallimento: nessun paese si è dimostrato capace di far entrare soltanto il numero di immigrati stabilito secondo le proprie decisioni pubbliche.