Ugo Intini

Ugo Intini

è deputato dei Socialisti Democratici Italiani

I simili con i simili, per la casa comune dei riformisti

Dopo due anni di governo, gli italiani hanno capito che Berlusconi ha vinto le elezioni politiche perché è un grande venditore, ma è un venditore senza prodotto. Non una sola delle sue promesse è stata infatti mantenuta e i cittadini gli hanno voltato le spalle alle elezioni amministrative. Nei Comuni, nelle Province, in Friuli, hanno trovato una alternativa credibile nel centrosinistra e lo hanno votato.

 

Ripartire dall'unità

Poiché finalmente battiamo moneta europea, dobbiamo battere anche politica europea. Questa è la semplice bussola da usare, questo è l’obiettivo. Esso riguarda soprattutto la destra – forse lo si considera politicamente scorretto – ma bisogna dire la verità. La destra italiana costituisce un caso unico in Europa e addirittura nel mondo. Non esiste infatti al mondo il caso di un partito ex fascista al governo, né quello di un partito ex separatista. E neppure il caso di un governo guidato dall’uomo economicamente più potente del paese, proprietario di metà dei canali televisivi e in conflitto perenne con la giustizia, tanto da creare un vulnus potenziale al principio della separazione tra i poteri. I poteri formali delineati ai tempi di Montesquieu: legislativo, esecutivo e giudiziario; e quelli sostanziali (forse più significativi nel mondo moderno): politico, economico, «mass mediatico». Questa unicità della destra non piace alla sinistra europea, come è ovvio.