è responsabile del Centro studi della Lega delle cooperative e amministratore delegato di Cooperazione Finanza Impresa.
Nel complesso, il sistema cooperativo italiano ha reagito alla recente crisi meglio delle altre imprese, grazie soprattutto a politiche di investimento e di gestione diverse da quelle adottate dall’imprenditoria non cooperativa. Per far fronte alle sfide future, le cooperative dovranno puntare su innovazione, internazionalizzazione, aumento dell’efficienza e delle capacità di governo societario.
Secondo le valutazioni ufficiali la crescita reale finirà per essere nulla o pressoché nulla nel corso del 2005 e non raggiungerà che uno scarno 1,5% nel 2006. L’inflazione dovrebbe attestarsi sul 2,1% circa nel 2005 e sul 2,2% nel 2006. Nel 2005 e nel 2006 l’Italia non rientrerà nei parametri, per quanto resi meno stringenti, del Patto di stabilità e il rapporto fra deficit pubblico e prodotto interno lordo rimarrà abbondantemente al di sopra del limite del 3%: al 4,3% nel 2005 e al 3,8% l’anno successivo. Nel 2005 l’avanzo primario – che solo fino a cinque anni fa era pari, se non superiore, al 5% – supererà a stento lo 0,5%. Dopo dieci anni di discesa ininterrotta, infine, si prevede che il debito pubblico nel 2005 ricominci a salire.