L’ingenuo ottimismo positivista che ha caratterizzato le prime esposizioni della seconda metà dell’Ottocento ha ceduto il passo ad un sentimento di sfiducia. L’expo non è più, quindi, sinonimo di progresso, ma piuttosto di ricerca di un rimedio a quegli eccessi che il progresso ha imposto come effetti secondari e di riflessione su un discorso complesso che non può esaurirsi nella semplice messa in mostra di una serie di oggetti. Per questi motivi l’idea stessa di expo ha bisogno di un profondo ripensamento.