Ebraismo e sinistra, è proprio divorzio?

Di Daniele Nahum Mercoledì 14 Febbraio 2018 12:04 Stampa

Ogni volta che leggo su un giornale una notizia di rilievo su Israele so già che verrò assalito da un conflitto interno, soprattutto per l’interpretazione che ne daranno i miei amici e compagni che militano nei partiti di “sinistra” e i miei confratelli italiani di religione ebraica. Viviamo in un’epoca in cui la lettura dei fenomeni politici è spesso approssimativa. Figuriamoci quando si devono trattare temi di carattere internazionale. L’apice dell’approssimazione si raggiunge spesso – a mio avviso – quando si parla di Israele e del suo conflitto con il mondo arabo e palestinese. In quel caso si crea, soprattutto in Italia, un vero tifo da stadio che permea anche il campo della politica (per non parlare dei social media) e spesso complica il ruolo che potrebbe giocare il nostro paese sullo scacchiere mediorientale.

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