Il tema della Riforma, inteso come riflessione su un protestantesimo non squisitamente religioso ma sintesi dei caratteri fondanti della vita civile delle società dei paesi riformati, venne considerato da Piero Gobetti e da molti altri intellettuali suoi contemporanei come indispensabile per una corretta disamina sul destino politico e civile dell’Italia negli anni dell’affermazione del fascismo. Si tratta di una riflessione prescindendo dalla quale non si possono comprendere vari aspetti dello spirito dell’antifascismo e di tutta la fase costituente della Repubblica e che sarebbe opportuno riprendere per affrontare i problemi di un paese che, come il nostro, rischia la deriva dall’Occidente e dalla modernità.