Carlo Salis

Carlo Salis

è direttore di Accus (Associazione per la cooperazione culturale in Sardegna).

Un progetto tra Sardegna e Magreb

La Sardegna, si sa, è un’isola. Molto meno noto – specie a chi la osserva da lontano, dal “continente” – è il fatto che tale condizione geografica abbia spesso favorito nel corso dei secoli il prevalere fra i sardi di una certa chiusura in se stessi, nella propria comunità, che quasi mai comprende l’intera isola. Insomma, nel confine delimitato fisicamente dal mare. Questo orizzonte diventa allora anche limite culturale, attitudine mentale. Quando il fenomeno si è verificato, ecco che ha preso inevitabilmente piede quel “provincialismo chiu­so” che grandi sardi hanno indicato come il male culturale più grave della nostra isola. La chiusura investe periodicamente l’intera classe dirigente sarda. Da almeno due decenni, a parere di chi scrive, vivia­mo una simile stagione di isolamento autoinflittoci.