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Se si dovesse seguire l’insegnamento della storia, prendendo atto dei molteplici tentativi di riforma della giustizia, così come progettati e attuati in Italia nel corso degli ultimi due secoli, si dovrebbe giungere alla conclusione che nel nostro paese ogni speranza di realizzazione di un sistema efficiente deve essere abbandonata. I tentativi di riforma iniziano subito dopo l’entrata in vigore del codice Pisanelli del 1865 ma non producono risultati di sorta. E la riforma Mortara del 1901, destinata ad abbreviare i tempi dei processi utilizzando il rito sommario, si risolve in un vero e proprio fallimento. Anche Vittorio Emanuele Orlando, nel 1907, prova a migliorare il sistema, ma riesce – con una circolare – soltanto a introdurre competenze speciali per i minorenni.
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