Tre lezioni dai Balcani occidentali per la futura politica di allargamento

Di Matteo Bonomi Giovedì 13 Ottobre 2022 10:11 Stampa
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C’è un’errata percezione sulle relazioni UE-Balcani occidentali che associa i continui stalli del processo formale di allargamento dell’UE a una effettiva sospensione del processo di integrazione. In effetti, dopo il successo nella chiusura dei negoziati di adesione con la Croazia nel 2011 (diventata poi formalmente membro dal 2013), il processo UE di allargamento è entrato in crisi a causa dello scetticismo verso l’ingresso di nuovi membri in alcune capitali europee. Questa situazione è stata certificata dal discorso programmatico dell’allora nuovo presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, al Parlamento europeo, che nel 2014 è sembrato a molti una sospensione del processo di allargamento.

 

 

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