Il caos che incombe sul domani dell’Occidente anticipa un suo concreto scenario in Argentina, il maggior paese dell’emisfero meridionale americano dopo il Brasile; ai margini interni del principale mercato capitalista, gli Stati Uniti. L’Eldorado promesso lungo un secolo a milioni di emigranti italiani, una società tra le più evolute del continente, un’economia matura ma squilibrata, patisce senza anestesia la vulnerabilità del sistema democratico. La questione immediata per i suoi 48 milioni di abitanti è se una vittoria nelle quadriennali elezioni politiche può essere trasformata da colpi di mano legislativi in un sovvertimento del sistema istituzionale.