Riprendere il cammino interrotto della giustizia sociale e coniugarlo con la giustizia ambientale o ecologica. Un imperativo di fronte al precipitare delle cose. Per farlo servono: il coraggio di credere e comunicare valori e visione mobilitanti di un modo migliore e più giusto di vivere; la capacità di indicare e praticare le proposte radicali che, con un rinnovato metodo democratico, consentano di cambiare rotta e muovere verso questa visione. Se ascoltiamo e siamo capaci di capire angosce e incertezze di tutte e tutti noi di fronte al turbinio delle trasformazioni climatiche, tecnologiche e geopolitiche e la rabbia di chi sta male e non può neppure vedere un futuro differente e migliore, se ci scrolliamo di dosso il cinismo individualista in cui il neoliberismo ci ha avvinto, privatizzando persino la speranza, allora, ma solo allora, ci sarà chiaro che valori e visione mobilitante e proposte radicali sono l’unica, realistica strada.