Le responsabilità da intelligenza artificiale self-learning: quid sub sole novum?

Di Ugo Ruffolo Giovedì 23 Febbraio 2023 18:40 Stampa
Le responsabilità da intelligenza artificiale self-learning: quid sub sole novum? ©iStockphoto/Ponomariova Maria

All’interno delle problematiche etiche e giuridiche poste dalle nuove tecnologie, quelle emergenti in relazione al pianeta intelligenza artificiale (IA) sono peculiari. Chiariamo subito che la assoluta novità del fenomeno risiede nella capacità di autoapprendimento e di autonoma evoluzione della “macchina”. Il salto di qualità, che porta a emersione nuovi interrogativi anche per il giurista, è dunque rappresentato non dal mero incremento della capacità computazionale dei sistemi informatici, ma dal machine learning, nelle sue varie forme (dal deep learning alle reti neurali); al quale sovente si accompagna un più o meno elevato livello di opacità e mancanza di spiegabilità e trasparenza, che rende il “comportamento” della macchina non sempre prevedibile ex ante o spiegabile ex post anche da parte del suo produttore/programmatore (è il problema del black box). Con ogni conseguente possibile difficoltà nell’allocazione di responsabilità in caso di danno.

 

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