Displaying items by tag: primavera araba

Lotta per il potere e ingerenze esterne nell'inferno libico

Tra milizie islamiste e antislamiste, tribù e ingerenze esterne, la lotta per il controllo della Libia coinvolge oggi un intricato puzzle di forze. In questo contesto un intervento da parte occidentale con forze convenzionali non è fattibile nel breve periodo. Ciò tuttavia non esonera l’Occidente dal dovere di sostenere il popolo libico, purché sotto l’egida delle Nazioni Unite.

La guerra di Siria e Ginevra II. Una diplomazia difficile ma imprescindibile

Lo scorso 22 gennaio, i colloqui di Ginevra si sono aperti su questioni “minori” (come il cessate-il-fuoco e gli aiuti umanitari), che avrebbero potuto servire a individuare un valido punto di partenza per le trattative fra i belligeranti, per poi spostarsi sul tema cruciale del governo transitorio. Il regime di Damasco, per il quale guadagnare tempo è vitale, è riuscito frattanto a riconquistare un certo credito internazionale, grazie all’impegno a smantellare il suo arsenale chimico-batteriologico e alle sempre più evidenti infiltrazioni di formazioni integraliste fra le file degli oppositori.

Egitto: legittimità democratica vs. legittimità della protesta

Resistendo ai generali nelle convulse ore della deposizione, Morsi ha invocato la legittimità democratica della sua elezione, a cui gli oppositori rispondevano con la legittimità della protesta. In questo quadro, gli islamisti sono apparsi come i cantori della democrazia mentre i contestatori, che hanno salutato con gioia l’arrivo dei cingoli nelle strade, hanno loro contrapposto il primato della politica. È un golpe, quello egiziano, che rimette in discussione ogni considerazione circa il rapporto fra democrazia e Stato islamico e che è destinato ad avere ampie ripercussioni sugli equilibri politici dell’area.

L’altra guerra di Siria

Considerata dal punto di vista di Israele, la questione della guerra civile siriana presenta molte sfaccettature, e soprattutto molte incognite e un sostanziale paradosso. Per il governo israeliano, la permanenza al potere di Assad ha sempre garantito la stabilità del “non confine” del Golan. D’altra parte, il regime di Damasco è sostenuto apertamente proprio dagli arcinemici d’Israele: Hezbollah e l’Iran. Il futuro della Siria e il suo possibile disfacimento costituiscono dunque motivo di grande apprensione per il governo israeliano e allontano anche la possibilità che si riapra il processo di pace.

Cosa dovrebbero costruire gli egiziani? Legittimità o democrazia?

I decreti recentemente promulgati dal presidente Morsi, per essere poi ritirati sotto la spinta delle rivendicazioni popolari, hanno rivelato la natura fondamentalmente conservatrice del regime dei Fratelli Musulmani e la sua mancata osservanza dei principi della rivoluzione.

Ankara versus Damasco: i cambiamenti della strategia turca

La violenta repressione del regime siriano e la determinazione di Assad a non lasciare la presa hanno indotto il governo turco a mutare drasticamente strategia nei confronti del vicino. Dai vani tentativi di mediazione, Ankara è passata alla risposta armata contro i colpi di artiglieria provenienti dal territorio siriano. Le relazioni fra i due paesi sono inoltre rese più difficili sia dal crescente numero di rifugiati che dal ruolo giocato dai curdi siriani.

Primavere arabe due anni dopo

Il nuovo sogno arabo – Dopo le rivoluzioni” di Lapo Pistelli fornisce un affresco sulle cause delle primavere, sulle analogie e le differenze fra i singoli paesi, e una vasta analisi sulle reazioni degli attori internazionali e sui mutamenti degli equilibri geopolitici. L’ebook, pubblicato da Feltrinelli, è disponibile da giovedì 25 ottobre sulle principali piattaforme digitali.

Si può porre fine a una rivoluzione con le elezioni?

L’elezione di Mohammed Morsi ha effettivamente messo la parola fine alla rivoluzione egiziana? La crisi economica attanaglia il paese e la popolazione sembra al momento più interessata a questa che al cambiamento politico. Eppure la transizione verso la democrazia è ancora lontana dal suo completamento. È possibile che ci si debba aspettare qualche altra mossa da Piazza Tahrir?

Syria’s Entanglement

The already difficult Syrian situation is worsened by the fact that the country is a religious and ethnic mosaic and by its peculiar geographic position, surrounded by countries with diverse interests, to which those of Putin II’s Russia must be added.

Syria: Between Revolt and Civil War

It has been fifteen month since Syria is perturbed by two parallel phenomena, the revolt against Bashar al-Assad’s regime and a civil war between Sunnis and Alawites. Considering the strategic position of the country, an intervention, more or less direct, of external actors will be determining for the outcomes of the revolution and the religious-based conflict.

Prev
1

Acquista la rivista

Abbonati alla rivista