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Written by Italianieuropei Wednesday, 13 May 2015 11:32 Print

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Jobs Act, il grande bluff Mentre si succedono, rapidi e controversi, i dati sull’occupazione in Italia, si impone una riflessione sulla effettiva capacità dei provvedimenti varati dal governo non solo di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro ma anche di crearne di “migliori” dal punto di vista della stabilità e delle tutele. Ma quanto lavoro in più possono generare alcune modifiche nei regimi contrattuali in mancanza di una significativa crescita economica in tutto il paese?  Quale migliore qualità del lavoro se non sapremo investire nei settori produttivi più innovativi e ad alto valore aggiunto?

Il sogno dell’equità fiscale Sebbene, nel complesso, il carico fiscale in Italia non sia molto dissimile da quello degli altri paesi europei, la percezione dei contribuenti è quella di pagare troppe tasse a fronte di servizi di qualità non adeguata. A determinare questo esito contribuiscono sicuramente alcuni problemi specifici dell’Italia, in primo luogo l’elevata evasione, e la diseguale distribuzione del peso fiscale tra le diverse categorie di contribuenti. È giunto il momento di procedere a un riassetto complessivo della struttura della tassazione nel senso di una sua maggiore equità ma, soprattutto, di interrogarsi su come utilizzare al meglio lo strumento fiscale per combattere le diseguaglianze e rilanciare la crescita.

Se la Grecia va in default Nei negoziati in corso tra Bruxelles e Atene è in gioco molto più del destino della Grecia: il loro esito determinerà se il futuro dell’Unione sarà ancora a lungo segnato dal paradigma dell’austerità o se a prevalere saranno quei principi di solidarietà a cui i padri fondatori si sono ispirati. Quanti sacrifici è giusto e utile chiedere ancora ai cittadini greci, già duramente provati da anni di sacrifici e tagli? Quali cambiamenti servirebbero davvero per rilanciare l’economia ellenica?

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