Quello dell’identità europea, e di conseguenza dell’Ungheria come Stato membro dell’Unione europea, è uno dei temi maggiormente presenti nella riflessione degli scrittori e in generale degli intellettuali ungheresi più influenti in patria. Scrittori e intellettuali che da tempo denunciano, purtroppo non ascoltati, la deriva antidemocratica verso cui il sistema di Viktor Orban, secondo i critici, sta spingendo sempre più il paese. A loro giudizio l’attuale primo ministro ha messo da parte i principi europei di democrazia e rispetto dello Stato di diritto e si è avvicinato pericolosamente a Vladimir Putin, a ulteriore dimostrazione delle sue tendenze autoritarie.
Diversi scrittori e intellettuali ungheresi, attivi per lo più a Budapest, sono da tempo impegnati nella critica a un sistema-paese che fa fatica a guardarsi allo specchio per trarre spunti utili a una crescita sociale e culturale, tutto questo anche prima che Orban tornasse al potere.