Gli antimoderni

Written by David Bidussa Wednesday, 14 February 2018 12:23 Print

«Essere davvero antimoderni oggi – conclude Compagnon alla fine del suo lungo viaggio nelle parole, nelle idiosincrasie e nelle culture degli antimoderni tra Rivoluzione francese e Sessantotto – significa battersi a testa rovesciata, mostrarsi refrattari alla doxa antimoderna eretta sempre più a pensiero unico, e difendere i valori dei Lumi, le libertà moderne, l’umanesimo civile, la ragione pratica, la modernità democratica, lo Stato di diritto. Non è il momento di scherzare con questi ideali in tempi di fondamentalismi crescenti in ogni sponda. Bisogna essere ben ingenui per credere che la minaccia venga oggi dal modernismo e che a dover essere temuti, oggi, all’inizio del XXI secolo, siano i trionfi del moderno, e non i nuovi tipi di arcaismo. E se la questione è sempre quella di mostrarsi indocili, perché la letteratura è proprio questo – essere all’opposizione –, è venuto il momento di esaltare i Lumi, e non di fare gli schizzinosi».

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