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Di Italianieuropei Mercoledì 03 Ottobre 2012 09:36 Stampa

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Da alcune settimane c’è grande fermento nell’Unione europea. L’azione diplomatica messa in moto dal rischio che durante l’estate l’euro potesse essere travolto da un’onda speculativa ha portato importanti novità, che segnano innegabili passi in avanti nel rafforzamento del governo economico e finanziario dell’eurozona. Sull’onda di questa nuova spinta propulsiva cominciano a cadere alcuni radicati tabù, primo fra tutti, come ci ricorda il presidente Napolitano, quello della prospettiva di un’Europa politica. Forse non è azzardato affermare che si sta aprendo Una fase nuova della politica europea.

L’evoluzione della rete e l’utilizzo sempre più diffuso di internet stanno modificando gli strumenti della comunicazione, dell’informazione e della partecipazione alla vita pubblica. Quale impatto sta avendo internet sulla politica e sulle dinamiche della rappresentanza? Quale legame, virtuoso o perverso, si sta instaurando fra Web e democrazia?

È possibile, a quasi due anni dall’inizio della Primavera araba tracciare un bilancio di quanto sta avvenendo sulla sponda meridionale del Mediterraneo? Quali gli esiti della Transizione democratica nella Primavera araba alla luce della crisi siriana, degli incerti sbocchi della rivoluzione tunisina, dei controversi sviluppi politici in Egitto, delle manifestazioni di violenza antioccidentale in Libia?

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