Jair Bolsonaro: ritratto di un presidente

Di Simona Bottoni Martedì 03 Dicembre 2019 12:04 Stampa

La crisi politica in Brasile è ancora evidente e la piena ripresa economica lontana. Si sperava in grandi cambiamenti con l’insediamento alla presidenza di Michel Temer nel 2016, dopo l’impeachment di Dilma Rousseff, e poi con l’elezione di Jair Bolsonaro nel 2018. Alla crisi politica, suggellata dalla condanna dell’ex presidente Lula nel 2017 per corruzione e riciclaggio nell’inchiesta Lava Jato faceva da contraltare un’economia stagnante che Temer voleva rilanciare. Approvata la riforma del lavoro per facilitare l’assunzione degli stagionali e permettere agli accordi tra sindacati e lavoratori di prevalere su alcune norme del Codice del lavoro, l’esito è stato una crescente precarizzazione: il famoso libretto azzurro, che garantiva diritti fondamentali, è in possesso ormai di una minoranza di lavoratori ed è stato, via via, sostituito con i cosiddetti libretti gialli o rossi, che corrispondono a forme di contrattazione a tempo e precarie.

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