Siria e Iraq, tra fine del comunitarismo confessionale e nuove influenze

Di Francesco Salesio Schiavi Mercoledì 22 Settembre 2021 16:29 Stampa
Siria e Iraq, tra fine del comunitarismo confessionale e nuove influenze Istockphoto/Rost-9D

Sono passati vent’anni dagli attacchi dell’11 settembre, uno degli atti terroristici più significativi della storia moderna e probabilmente il singolo avvenimento che più ha inciso sulla storia del XXI secolo. All’alba del nuovo millennio, gli Stati Uniti potevano vantare lo status di unica superpotenza a livello mondiale, con una conseguente ineguagliabile portata a livello internazionale di hard e soft power. In questo frangente, gli attacchi compiuti da al Qaeda, oltre a influenzare in misura profonda le scelte statunitensi in ambito di politica estera e ridefinire gli interessi strategici di Washington, hanno idealmente segnato l’epilogo del momento unipolare a guida statunitense originato dalla fine della guerra fredda e posto le basi per un assetto internazionale che vede oggi la costante ascesa di un numero crescente di medie e grandi potenze.

 

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