Il nodo sempre più stretto del conflitto israelo-palestinese

Di Umberto de Giovannangeli Mercoledì 22 Settembre 2021 16:28 Stampa
Il nodo sempre più stretto del conflitto israelo-palestinese Istockphoto/Rost-9D

«Vedete, l’Occupazione agisce in ogni aspetto della tua vita, ti sfinisce, ti amareggia in un modo che nessuno da fuori riesce davvero a capire. Ti sottrae il domani. Ti impedisce di andare al mercato, alla spiaggia, al mare. Non puoi camminare, non puoi guidare, non puoi raccogliere un’oliva dal tuo stesso albero che si trova dall’altra parte del filo spinato. Non puoi nemmeno alzare lo sguardo al cielo. Lassù hanno i loro aeroplani. Possiedono l’aria che sta sopra e il suolo che sta sotto. Per seminare la tua terra devi avere il permesso. Con un calcio spalancano la tua porta, prendono il controllo della tua casa, mettono i piedi sulle tue sedie. Tuo figlio di sette anni viene preso e interrogato. Nemmeno puoi immaginarlo. Sette anni. Fai che sei padre per un minuto e pensa a tuo figlio di sette anni che viene preso davanti ai tuoi occhi. Bendato. Ammanettato con lacci ai polsi. Condotto al tribunale militare di Ofer. La maggior parte degli israeliani nemmeno lo sa che succedono queste cose.

 

Per leggere l'articolo integralmente puoi acquistare la rivista nelle edicole delle principali città oppure su questo sito e riceverla direttamente a casa. Puoi anche sottoscrivere un abbonamento annuale alla rivista.