Disoccupazione, diseguaglianza e instabilità. L'impatto del TTIP

Di Jeronim Capaldo Lunedì 12 Gennaio 2015 17:10 Stampa

Il TTIP fra USA e UE, attualmente in fase di negoziazione, costituisce una nuova forma di trattato commerciale che, concentrandosi sulle barriere non tariffarie, va al di là della semplice riduzione delle tariffe doganali. Se per l’UE esso pone non pochi problemi di natura politicosociale ed economica – quali quello di uniformare le regolamentazioni europee a quelle americane, di norma meno stringenti, o quello della riduzione del costo del lavoro – e rischia di produrre effetti negativi su occupazione e stabilità economica, per gli Stati Uniti dovrebbe portare, almeno nel breve e medio termine, alcuni vantaggi economici. Tuttavia, una strategia di crescita, come quella statunitense, incentrata su una sempre più difficile espansione commerciale e che non cerchi di porre rimedio alle sempre più ampie diseguaglianze sociali non sembra poter condurre, nel lungo periodo, a una crescita sostenibile.

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