Come formichine laboriose

Di Clara Sereni Lunedì 06 Dicembre 2010 12:39 Stampa
Era un altro secolo. Un altro mondo. Un’altra vita. Avevo pubblicato un primo libro, scivolato via perché innovativo ma sopratutto brutto. Stavo cercando di scrivere qualcos’altro: perché scrivere mi piaceva, e di scrivere avevo bisogno.
Il mio compagno di allora lesse, analizzò, stroncò. Discutemmo. Più che altro mi difendevo, difendevo il desiderio di scrivere.