Da gruppo terroristico a sedicente Stato: origini ed evoluzione dell’IS

Di Andrea Plebani Lunedì 13 Luglio 2015 16:23 Stampa

Anche se lo Stato Islamico sembra essere balzato all’onore delle cronache appena un anno fa, le sue radici affondano nelle trasformazioni e fusioni che hanno interessato i gruppi jihadisti attivi nell’Iraq occupato dalle forze della coalizione internazionale a partire dal 2003. Al suo leader, al-Baghdadi, il “merito” di aver rifondato e rilanciato l’ISI, poi confluito nello Stato Islamico, intercettando il diffuso mal contento dei sunniti iracheni nei confronti del governo filo-sciita di al-Maliki e portando successivamente il Daesh a una serie considerevole di successi militari, che gli hanno permesso di estendere il controllo su aree sempre più ampie di Iraq e Siria. L’autoproclamato califfo ha alzato però la posta in gioco rispetto ai predecessori e alle altre organizzazioni terroristiche dichiarando che l’obiettivo non doveva essere tanto la lotta al regime di al-Assad, quanto la costituzione di un’inedita entità sopranazionale che avrebbe ridisegnato i confini regionali.

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