è ordinario di Gestione dell’Innovazione all’Università di Bologna.
Il dibattito italiano, e in parte anche europeo, in materia di politiche per la ricerca e l’innovazione si incentra sulle caratteristiche specifiche di queste politiche, intese però in senso funzionale e non strutturale. Manca una riflessione su come tali interventi si collochino in una visione più ampia che riguardi tanto l’oggi quanto il domani e la sua costruzione. Senza questa riflessione a monte, gli interventi fatti, sebbene corretti nelle premesse, rischiano di generare un quadro frammentato e incoerente e, dunque, incapace di dare alcun risultato in grado di mutare il quadro strutturale.
Le politiche per l’innovazione sono costantemente al centro di molti dibattiti. Il più delle volte, soprattutto in Italia, tale attenzione è stata più retorica che effettiva. In queste pagine si vuole mostrare come l’importanza di questi aspetti non sia mutata anche a seguito della crisi ancora in atto, ma che è quanto mai opportuno concentrare l’attenzione non tanto su politiche specifiche a sostegno dell’innovazione, quanto su interventi di riforma economica più generali in grado di modificare strutturalmente le condizioni fondamentali per un effettivo sviluppo delle opportunità di innovazione nella società italiana.