Emanuele Trevi

Emanuele Trevi

scrittore e critico letterario.

Il mondo come notizia. La letteratura e la crisi del senso del reale

Quanta maestria, quanto mestiere si celano nell’artista intento a offrire una rappresentazione della realtà che non sia una sua semplice riproduzione in termini di informazione? In un tempo in cui l’atrofia della sensibilità fa sì che l’interpretazione delle cose del mondo si riduca a notizia è lecito chiedersi se vi siano ancora, come è stato per il passato, artisti in grado di restituire orizzonte alla realtà.

L’uomo dei boschi e il cannibale. Tempo, lavoro e libertà in Melville e Thoreau

La lettura di “Typee” e “Walden ovvero Vita nei boschi”, due memorabili capolavori della letteratura americana dell’Ottocento, suscita più di un interrogativo intorno alla possibilità per l’uomo «civilizzato», pur capace di lasciarsi alle spalle il suo passato e intravedere forme di vita libere dalla tirannia del lavoro, di trasformare la sua libertà in una condizione permanente. Tuttavia né Melville né Thoreau hanno il tono di chi racconta una sconfitta, semmai la loro è una morale dell’esperienza e della trasformazione, totalmente aliena dalle tentazioni dell’utopia.

La lettura nella società postmoderna

Le analisi che si limitano a contare il numero dei lettori e soprattutto dei non lettori hanno trascurato la riflessione sulla lettura in sé. Il nuovo millennio sembra essersi lascia­to alle spalle gli altissimi risultati e la grande varietà rag­giunti dalla letteratura nel corso dell’Ottocento e del No­vecento, una forma d’arte a sua volta capace di creare un tipo di lettura di notevole livello. Il nostro tempo si conno­ta invece per un appiattimento e un’omologazione della proposta letteraria e, insieme causa e conseguenza, per l’emergere di una figura di lettore divenuto strumento nel­le mani della “macchina narrativa” e affetto da un "bovarismo" spinto all'eccesso.