Corrado Clini

Corrado Clini

Direttore generale della DG per la ricerca ambientale e sviluppo del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare

I cambiamenti climatici e l'energia dopo la Conferenza di Bali

Il documento conclusivo della Conferenza di Bali, che secondo le attese avrebbe dovuto determinare gli obiettivi per la riduzione globale delle emissioni globali, ne riconosce la necessità, ma non indica alcun obiettivo concreto. In particolare, si sostiene che nel prossimo futuro i paesi sviluppati dovranno assumere ulteriori impegni rispetto al Protocollo di Kyoto, mentre le emissioni dei paesi in via di sviluppo potranno continuare a crescere per non penalizzare la crescita economica. In questo esercizio l’Europa ha avuto certamente il risultato peggiore. Innanzitutto dal punto di vista politico, perché le proposte negoziali dell’UE non hanno saputo offrire un quadro di riferimento globale e convincente per favorire la convergenza dei temi e degli interessi in campo su una piattaforma negoziale comune. Ma anche dal punto di vista economico, perché il gravoso impegno unilaterale già assunto per ridurre le emissioni del 20% entro il 2020 non ha avuto riscontro in analoghi impegni di altri paesi sviluppati.