L’affermazione delle nuove tecnologie digitali e l’apertura dei mercati ad una più serrata competizione tra operatori stanno contribuendo allo sviluppo di una società più libera e plurale. Eppure, nonostante questo processo sia ormai una realtà consolidata, chi analizza e governa il sistema dei media, ma anche chi ne partecipa con ruoli da protagonista, ragiona ancora spesso in termini “analogici”.