insegna Politica economica all’Università di Torino ed è direttore del Bureau of Research on Innovation, Complexity and Knowl - edge (BRICK), Collegio Carlo Alberto
Se alla fine degli anni Novanta l’industria delle telecomunicazioni italiana si trovava, tanto dal punto di vista tecnologico quanto da quello finanziario, in una situazione piuttosto favorevole, oggi le sue condizioni sono al contrario deplorevoli. La diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione è rallentata, la crisi finanziaria del 2008 mette ulteriormente a repentaglio i tentativi di salvare la principale impresa italiana. Si prospettano alcuni scenari possibili, ma la soluzione si potrà trovare solo se saranno messe in campo risorse non solo finanziarie, ma intellettuali.