Come uscire dalla crisi della giustizia in un paese come l’Italia che ha visto negli ultimi decenni perpetuarsi normative emergenziali, tentativi di riforme abortiti nello scontro micidiale tra un super-ego giustizialista e un garantismo peloso e a singhiozzo, che emerge quando ci sono in ballo interessi specifici, per dileguarsi quando l’opinione benpensante invoca «legge e ordine»? L’unica possibile via d’uscita è quella di mantenere la barra ferma e dritta sulla rotta tracciata da una tradizione autenticamente garantista che ha forti radici nella tradizione democratica italiana, prima e dopo il fascismo, le cui iniziative condussero a grandi progressi nel diritto positivo e nell’esercizio della giurisdizione, oltre a lasciare il segno in numerose battaglie giudiziarie.