Ilaria Poggiolini

Ilaria Poggiolini

insegna Storia delle relazioni internazionali all’Università degli Studi di Pavia ed è SCR Fellow dell’European Studies Centre del St Antony’s College, Oxford

"Failed idealism"? La politica estera britannica alla fine dell'era Blair

La politica estera non ha giocato un ruolo di primo piano nelle elezioni amministrative inglesi del 4 maggio di quest’anno. Eppure, la guerra in Iraq rimane la principale ragione del declino del consenso del Labour Party di Tony Blair. I commentatori continuano, attraverso le pagine dei principali giornali britannici, a ricercare analogie storiche che aiutino a predire l’uscita di scena di un primo ministro controverso, ma certamente di alto profilo. Blair è stato molto vicino alla consacrazione come icona generazionale, che ha ottenuto durante il suo primo mandato come indiscusso padre del «New Labour»; ha dato lezioni d’idealismo e riformismo a politici continentali e di oltre Atlantico, ma è scivolato su una serie di errori politici fatali, fra cui la scelta delle armi di distruzione di massa come motivo principale dell’intervento in Iraq. Come se questo non bastasse, dopo le elezioni politiche della scorsa primavera, Tony Blair ha scelto di trasformarsi in una lame duck, annunciando di voler uscire di scena prima della fine della legislatura in corso. Da quel momento la lotteria del «quando» e del «come» non si è più fermata.