Paolo Segatti e Cristiano Vezzoni

Paolo Segatti e Cristiano Vezzoni

Paolo Segatti insegna Sociologia politica all’Università di Milano. Cristiano Vezzoni è ricercatore all’Università di Milano.

Religiosità e voto negli anni del maggioritario

La contrapposizione tra laici e cattolici ha avuto, come è ben noto, un ruolo decisivo nella formazione del sistema dei partiti e ha condizionato il comportamento elettorale di milioni di italiani. Il suo peso è stato maggiore di altre linee di divisione, come ad esempio il conflitto tra capitale e lavoro. A cavallo degli Settanta e Ottanta, anche in Italia si sono manifestati segni evidenti di una riduzione sensibile del numero di cattolici coinvolti nella vita della Chiesa. Un processo che ha inciso sulle fortune elettorali del partito votato dai cattolici. Ciò è accaduto in particolare nelle regioni settentrionali del paese, quelle per altro dove il voto alla DC si manifestava attraverso l’appartenenza ad una sub-cultura territoriale. Il che ha offerto non piccole opportunità di crescita elettorale a nuove formazioni come la Lega, che del localismo nudo e crudo si sono erte rappresentanti. Tuttavia l’allineamento tra religiosità e voto alla DC si è protratto a lungo. Ancora nelle elezioni del 1992, alla vigilia del terremoto politico del 1993-94, la DC riusciva a conquistare la maggioranza del voto dei cattolici che si recavano a messa ogni domenica. Poi si è mossa la politica; le regole della competizione sono cambiate; è venuta la decisione di sciogliere la DC.