Patrick Weil

Patrick Weil

è Senior research fellow al CNRS-National Center for Scientific Research di Parigi

Una cornice flessibile per un'Europa plurale

Cinque città hanno prestato il loro nome ad accordi simbolo della crescente autorità dell’UE in materia di immigrazione. Nel 1985, cinque paesi UE riuniti a Schengen, Lussemburgo, stipularono un accordo che creava un’area di libera circolazione. In virtù di tale accordo, venne stilata una lista comune di paesi i cui cittadini avrebbero dovuto richiedere il visto d’ingresso, e predisposta la creazione e la messa in comune di una banca dati, lo Schengen Information System, per stabilire a chi negare il diritto di accesso in tutti i paesi Schengen. Oggi, «Schengen» è stato esteso oltre i confini dell’Unione, con l’adesione di Islanda e Norvegia. E benché il Regno Unito e l’Irlanda vi aderiscano solo in parte, l’accordo è divenuto il caposaldo della cooperazione comunitaria nella gestione dell’immigrazione, con l’obbligo per tutti i nuovi aderenti all’UE di adeguarsi agli standard di Schengen, adeguamento che ha comportato un’aumento significativo dei controlli al confine e il miglioramento dei dispositivi e delle infrastrutture di cui disponevano questi paesi.