Jean Philippe Béja

Jean Philippe Béja

sinologo, è ricercatore al CNRS Science-Po

Cina: dietro il "miracolo", il regime resta dittatoriale

Lo sviluppo dell’economia cinese impressiona gli uomini politici di tutto il mondo. D’altronde, come potrebbero non rimanere affascinati da tassi di crescita che sfiorano il10%, quando a casa propria hanno difficoltà a raggiungere l’1,5%? Il ragionamento che ne consegue è ovvio: un mercato che registri una simile espansione non potrebbe mai essere ignorato dai paesi occidentali, in particolare da quelli europei. Tale atteggiamento è condiviso sia dalle forze conservatrici che da quelle progressiste in seno all’Unione europea. Da qualche anno assistiamo a un arrembaggio al mercato cinese da parte degli uomini politici, dei diversi paesi europei, tanto di sinistra che di destra. Chirac, Berlusconi, Schroeder, Blair, tutti sono andati in pellegrinaggio a Pechino durante lo scorso anno. E tutti si sono meravigliati del successo di quella che non si chiama più la nuova Cina.