Meir Shalev

Meir Shalev

ha scritto, tra l’altro, «E fiorirà il deserto», «Il pane di Sarah» e «La montagna blu»

Per la desantificazione di Gerusalemme

Ogni volta che Gerusalemme viene definita «la città eterna della pace», non posso fare a meno di sorridere in silenzio, dissentendo. Perché io, come abitante di Gerusalemme, so che si tratta di una bugia. Questa non è, né è mai stata, la città della pace. È una città che non apprezza le persone che vi vivono oggi. Quando lo scrittore Herman Melville centocinquanta anni fa la visitò, solo dopo una settimana di soggiorno, affermò: «Gerusalemme è circondata da cimiteri e i morti sono la confraternita più forte». Aveva perfettamente ragione.