è dottoranda di ricerca in storia contemporanea presso il Queen Mary College della University of London
Uno dei pilastri della democrazia è l’accesso all’informazione in materia di problematiche di pubblico interesse. Si tratta di un concetto già percepito dai padri fondatori dell’America nel lontano 1791, quando questi dettero stesura al primo emendamento, che sancisce la libertà d’espressione, stampa, religione, petizione e assemblea. Ciononostante, accade che, all’avvio del Ventunesimo secolo, i mezzi di comunicazione di massa liberi e democratici siano preda di una frenesia tale da far rivoltare i padri fondatori nelle loro tombe. Ciò non vale solo per l’Italia, dove l’attuale primo ministro, Silvio Berlusconi, regna tirando le redini del suo personale regime mediatico, ma anche negli Stati Uniti.