Oreste Massari

Oreste Massari

insegna Scienza politica all’Università di Roma La Sapienza

Governabilità, rappresentanza, democrazia

La concezione della governabilità di Berlusconi risiede nell’idea di democrazia come legittimata dall’investitura popolare diretta. Questa concezione crea uno squilibrio non solo tra governabilità e rappresentanza/rappresentatività, ma anche e soprattutto tra democrazia e Stato di diritto, indebolendo tutti i poteri intermedi e di controllo. Gli stessi partiti politici forgiati da questa idea di governabilità risultano non più funzionali alla democrazia. Ma per smantellare gli eccessi e le storture costituzionali del populismo berlusconiano bisogna ripulire il concetto stesso di democrazia maggioritaria dalle cattive interpretazioni “direttiste”, presenti trasversalmente tanto a destra quanto a sinistra.

Un partito moderno: liquido o strutturato? Il caso del PD in prospettiva comparata

Il dibattito teorico su forma o modello di partito si è espresso da più di quarant’anni come confronto tra modello americano del partito elettorale e modello europeo del partito di massa. Nel tempo, a questo confronto si è sovrapposto quello tra partito liquido o fluido e tra partito pesante o strutturato. In questo contesto si analizza l’esperienza italiana, con particolare attenzione all’esperimento del PD e alle elezioni del 2008, in cui si è provato a costruire partiti maggioritari con lo scopo di passare a un sistema bipartitico.

Democrazia, partiti e campagne elettorali: quali cambiamenti?

C’è una crisi della democrazia o, meglio, delle democrazie? È singolare che quest’interrogativo torni a circolare proprio oggi, quando impressionante – in tutti i continenti – risulta l’estensione o l’allargamento della democrazia a regimi precedentemente non democratici. E quando dappertutto si proclama l’universalità dei principi democratici tanto da invo carne l’esportabilità, anche con i mezzi della guerra. Ma l’interrogativo si riferisce, naturalmente, alle democrazie consolidate del primo e del secondo mondo, e riguarda specificamente la qualità della loro vita democratica interna, ossia la distanza che corre tra i principi e le realizzazioni pratiche.

 

Le primarie nelle democrazie occidentali

Un trend abbastanza netto e inequivocabile si può osservare nella scelta dei leader (di partito e candidati alla premiership o alla presidenza), così come nella scelta dei candidati parlamentari (aspetto che in questa sede tralasciamo), nelle democrazie occidentali: la democratizzazione crescente dei processi di selezione. Le ragioni di fondo stanno nelle trasformazioni profonde della politica contemporanea. La politica nelle democrazie diviene sempre più focalizzata sulla personalità dei candidati.