Claudio Petruccioli

Claudio Petruccioli

è il presidente della Commissione parlamentare di controllo sulla RAI

Come riformare la RAI

La «questione televisiva» è in Italia acutissima. Non c’è altro paese al mondo – fra quelli ai quali l’Italia possa essere assimilata per ordinamenti democratici e livello di sviluppo – che presenti qualcosa di anche lontanamente paragonabile. La tensione e l’animosità che circondano la televisione in Italia hanno fin qui impedito – almeno presso un’opinione pubblica non specializzata – la descrizione e la percezione dello stato effettivo di un settore molto importante da ogni punto di vista. Il criterio cui si ricorre con maggiore facilità e frequenza per indicarne le caratteristiche è riassunto nella coppia concettuale «pubblico/privato» riferita più alla proprietà che alla tipologia dell’offerta televisiva; per la quale è più esatto parlare di «servizio pubblico» e di «TV commerciale». Il secondo concetto al quale si ricorre è «duopolio», per indicare una situazione di bassissima o nulla concorrenza, con due soli soggetti che occupano pressoché tutto il mercato. E, anche, per segnalare il salto rispetto al periodo del «monopolio»; quando, cioè, la TV coincideva con la RAI, di esclusiva proprietà statale e controllata dal potere politico, prima strettamente governativo, poi più ampiamente «parlamentare».