Nestore Pirillo

Nestore Pirillo

già professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Trento.

Benedetto Croce vivente

“La ricerca del sé. Indagini su Benedetto Croce”, edito da Quodlibet nella prestigiosa collana che ebbe tra i suoi fondatori Gianni Carchia, evidenzia già dal titolo la peculiarità del lavoro condotto da Alfonso Musci intorno alla voce più eminente del pensiero italiano tra Ot­tocento e Novecento. È senz’altro merito di questo giovane studioso aver ripreso e discusso, in una prospettiva fermamente attuale, la tra­dizione dello storicismo in Italia, al di là della sua crisi.

Il populismo come moralismo della politica

Un’ombra della democrazia

Il testo di Jan-Werner Müller, “Che cos’è il populismo?”, recentemente tradotto in Italia con una nota di Nadia Urbinati, rende conto, sottotraccia, della crisi europea e italiana della sinistra. L’autore, professore di Teoria politica all’Università di Princeton, risale ai nessi che tengono insieme il linguaggio, il pensiero e l’azione dei populisti e propone una comprensione politica del fenomeno così come è emerso negli ultimi anni, favorito da «particolari circostanze storiche ». Segnatamente, Müller si prefigge di cogliere le «preoccupazioni degli elettori populisti», nella congiunzione con i gruppi dirigenti, intendendole non come «casi patologici di uomini e donne spinti da frustrazioni, rabbia e risentimento» ma come aspettative di «cittadini liberi e uguali». Una tale comprensione, a suo avviso, costituisce un compito urgente della sinistra, mentre variamente in Europa e nel Nuovo Mondo sembra dissolversi la democrazia dei partiti. Per tali motivi la lettura del libro appare interessante non solo per gli studiosi ma anche per gli osservatori, i militanti e i dirigenti politici.

Chomsky, l’occidente e lo spaesamento della globalizzazione

Potere, libertà, eguaglianza: Noam Chomsky indaga lo spaesamento prodotto dalla globalizzazione. Il testo “Le dieci leggi del potere. Requiem per il sogno americano” fa seguito al documentario girato con lo stesso titolo (2015) ed è concepito come un insieme di dieci “note” apposte all’orizzonte di aspettative del sogno americano. In coerenza con la propria formazione, l’autore tende a sottrarre le tematiche svolte ai costrutti teoretici, all’aura, delle narrazioni postmoderne. Secondo una prospettiva peculiare della sinistra radicale statunitense, la genesi dell’odierna ineguaglianza e aspirazione alla libertà balzano in primo piano come fenomeni “senza precedenti”, dovuti alla “concentrazione della ricchezza, legata a una concentrazione di potere”.