è deputato di Articolo 1- Movimento democratico e progressista.
La digitalizzazione e l’automazione non interessano solamente la manifattura e i servizi, ma investono direttamente la sfera di tutte le professioni intellettuali. Anche per questo motivo la svolta digitale deve diventare un’opportunità. La questione di fondo non è ritardare l’avanzamento delle nuove tecnologie, ma redistribuirne i benefici. Sarà proprio una politica attenta al sociale, alla cooperazione, a modelli inclusivi a superare diseguaglianze e discriminazioni.
Dopo anni di divisioni e accordi separati, l’intesa raggiunta il 28 giugno apre le porte a un percorso unitario; la rappresentatività reale diventa requisito fondamentale di legittimazione sindacale, in risposta a un bisogno di trasparenza sempre più vivo, e la contrattazione tra le parti sociali si svincola dall’azione di governo.