Introduzione (La Sanità)

Di Redazione Mercoledì 01 Marzo 2006 02:00 Stampa

Si è parlato poco di sanità durante la campagna elettorale appena conclusa, ma non per questo il tema della salute potrà essere considerato come secondario dalla nuova maggioranza che dovrà governare l’Italia nei prossimi cinque anni. La sanità è infatti riconosciuta come una delle principali preoccupazioni dei cittadini italiani, oltre ad essere un settore che assorbe ingenti risorse nel bilancio complessivo dello Stato e delle regioni. Gli articoli che sono stati elaborati in questa sezione monografica dedicata alla sanità hanno l’ambizione di fare riflettere non solo sulle scelte tecniche e di organizzazione che potranno contribuire a modernizzare l’attuale sistema sanitario italiano, ma si propongono di ampliare il ragionamento alle valutazioni politiche e strategiche che attendono la coalizione di centrosinistra. Il punto centrale delle considerazioni, elaborate da Mario Pirani, Claudio De Vincenti e Ignazio Marino, riflette la comune idea che nel settore della sanità non si possa intervenire con una politica di tagli e di controllo della spesa, ma vadano immaginati investimenti che rendano il sistema moderno, efficiente e più equo.

 

Si è parlato poco di sanità durante la campagna elettorale appena conclusa, ma non per questo il tema della salute potrà essere considerato come secondario dalla nuova maggioranza che dovrà governare l’Italia nei prossimi cinque anni. La sanità è infatti riconosciuta come una delle principali preoccupazioni dei cittadini italiani, oltre ad essere un settore che assorbe ingenti risorse nel bilancio complessivo dello Stato e delle regioni. Gli articoli che sono stati elaborati in questa sezione monografica dedicata alla sanità hanno l’ambizione di fare riflettere non solo sulle scelte tecniche e di organizzazione che potranno contribuire a modernizzare l’attuale sistema sanitario italiano, ma si propongono di ampliare il ragionamento alle valutazioni politiche e strategiche che attendono la coalizione di centrosinistra. Il punto centrale delle considerazioni, elaborate da Mario Pirani, Claudio De Vincenti e Ignazio Marino, riflette la comune idea che nel settore della sanità non si possa intervenire con una politica di tagli e di controllo della spesa, ma vadano immaginati investimenti che rendano il sistema moderno, efficiente e più equo.

È un fatto ormai riconosciuto che i fondi destinati alla sanità tendano a crescere in tutto il mondo e in particolare nei paesi occidentali, dove alle nuove esigenze imposte dalle terapie mediche sempre più sofisticate si associano profondi cambiamenti demografici. Una popolazione anziana sempre più numerosa si traduce infatti in una maggiore richiesta rispetto al passato di cure mediche, di farmaci, di terapie, di esami diagnostici. Il ragionamento va dunque impostato sulla necessità di maggiori investimenti mirati a settori specifici, di rendere meno costoso il sistema, investendo in base ai nuovi bisogni di salute.

Nel nostro paese operano ottimi professionisti della sanità, infermieri, tecnici, medici preparati e indispensabili per assicurare un’assistenza di alta qualità. Allo stesso tempo, esistono situazioni di grande disparità dovute alla disomogeneità delle strutture e dei servizi sul territorio e al doppio binario nell’accesso ai servizi che si sta sempre più aggravando a causa del problema delle liste d’attesa. Sarà compito della politica fornire ai tecnici le linee di indirizzo per invertire queste tendenze e rendere più uniforme l’assistenza sanitaria su tutto il territorio del paese, stabilire le priorità degli interventi, individuare le risorse e occuparsi anche del controllo e della valutazione dei risultati. Per questo serve una visione di lungo periodo e uno sforzo di programmazione in stretta collaborazione con le amministrazioni regionali, con la volontà di vincere la sfida per una sanità più efficace più giusta e più umana.