Breve storia antiresistenziale

Di Luciano Canfora Martedì 17 Aprile 2018 16:28 Stampa

È vero solo in parte che il revisionismo antiresistenziale – forse vincente – sia stato uno dei frutti della cosiddetta “seconda Repubblica” (1994-?). È, semmai, il frutto del crollo verticale (e apparentemente improvviso) del “socialismo reale” in Europa. L’autoscioglimento, maldestro e improvviso, del PCI, la fine plateale dell’URSS, il trionfo anche a sinistra dell’“atlantismo” hanno dato fiato (e tra un po’ saranno ormai trent’anni) a una rilettura radicale del ventennio fascista (rilettura cui necessariamente avevano dato avvio, su un piano scientifico ma anche pubblicistico banalizzatore, gli studi di Renzo De Felice e dei suoi scolari sul “consenso di massa” al fascismo, e ciò a partire almeno dai primi anni Settanta del Novecento).

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