L'Iraq tra le ombre del califfato e le speranze del nuovo esecutivo al-Abadi

Di Andrea Plebani Mercoledì 05 Novembre 2014 17:04 Stampa

Lo scorso giugno le forze dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria hanno preso la città chiave di Mosul, estendendo il proprio controllo su ampie porzioni della Siria centro-orientale e del nord-ovest iracheno. Nel frattempo il leader del movimento Abu Bakr al-Baghdadi ha proclamato la nascita di un nuovo califfato, espandendo le proprie mire ben al di là di Mesopotamia e Levante. A poche settimane dall’insediamento di un nuovo governo a Baghdad, le sorti della sintesi statuale irachena appaiono ancora fortemente in bilico. Ma da dove provengono i militanti che combattono sotto le insegne nere del “nuovo califfo”? In che modo sono riusciti a divenire uno degli attori più influenti del panorama siro-iracheno? E, soprattutto, quali sono le debolezze del sedicente Stato Islamico e quali le condizioni fondamentali affinché esso venga sconfitto?

 

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