Salario minimo, pro e contro

Di Francesca Bettio e Paola Villa Mercoledì 14 Maggio 2014 16:15 Stampa

L’Italia, che non ha mai manifestato grande interesse verso il problema dei lavoratori a bassa retribuzione, fa parte di quei pochi paesi dell’Unione europea che non prevedono per legge un salario minimo legale. La deregolamentazione del mercato del lavoro degli ultimi decenni ha, inoltre, accresciuto il numero dei lavoratori che non usufruiscono neanche della tutela offerta dalla contrattazione collettiva nazionale. L’introduzione del salario minimo rappresenterebbe pertanto, anche a fronte di un eventuale rischio di perdite occupazionali, un indubbio strumento per ridurre le differenze sociali.

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