L’Europa, i diritti e i limiti del mercato

Di Giorgio Resta Lunedì 09 Luglio 2012 16:27 Stampa

  I nostri sistemi politico-giuridici sono oggi chiamati a confrontarsi con due questioni di primaria rilevanza: quella dei limiti della proprietà quale strumento di allocazione in forma esclusiva di beni, di natura materiale o immateriale, e quella dei limiti del mercato quale meccanismo istituzionale preordinato a regolarne la produzione e lo scambio. Una cultura progressista che voglia confrontarsi seriamente con questi problemi non può prescindere dal fondamentale precetto di salvaguardia della dignità umana, inteso sia come limite esterno alla brevettabilità, e quindi come limite alla commercializzazione, sia come strumento di salvaguardia contro i fenomeni di esclusione sociale derivanti dalla generalizzazione delle logiche mercantili.

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